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Varallo, la beffa del tribunale: lo Stato paga metà di quanto deve

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La somma proposta dal Governo verrebbe corrisposta una volta all’anno: 1.040 euro da qui fino al 2046

Oltre ad essere orfano della sezione di tribunale ora il Comune di Varallo deve fare i conti con un’altra problematica. Fino al 2013 l’ente locale ha anticipato per conto dello Stato le spese di funzionamento degli uffici giudiziari; ora dovrebbe incassare quasi 68mila euro: il ministero della Giustizia ne propone poco più di 31mila in trenta rate. «Devono saldarci i rimborsi degli ultimi dodici anni – dichiara il sindaco Eraldo Botta -: ci devono ancora coprire parte delle spese che abbiamo sostenuto nel 2005 e poi quelle degli altri undici anni successivi. Tutte cifre che avevamo concordato con iltribunale di Vercelli quando occupava i locali di Villa Barbara, immobile di proprietà della Città di Varallo. Ogni tanto è arrivato qualcosa, ma una minima parte di quello che ci spetta e che ammonta esattamente a 67.771 euro. E ora lo Stato cosa fa? Invece di rimborsarci la somma effettiva, ci ha proposto 31.225,44 euro da dividere in trenta rate da 1.040,85 euro dal 2017 al 2046».

Presumibile la reazione dell’amministrazione cittadina: «Siamo rimasti senza parole di fronte a una proposta del genere – prosegue Botta -, ovviamente non intendiamo accettare. Ma mi chiedo, ci prendono in giro? Ci vogliono liquidare con una somma che è meno della metà di quella dovuta e dovremmo essere contenti e accettarla senza battere ciglio? E’ vero che siamo un piccolo comune di montagna, ma possiamo anche permetterci di rifiutare una presa in giro così. Essendo educati ci siamo limitati a rispondere che non accettiamo la proposta, ma se avessimo guardato la voglia c’era solo da mandarli a quel paese».

A sostenere Varallo e gli altri comuni piemontesi che si trovano nella stessa situazione, ovvero Borgomanero, Valdossola e Bra, è l’onorevole leghista Roberto Simonetti, che sulla questione ha presentato un’interrogazione parlamentare: «Non solo Varallo e le altre tre località sono state penalizzate con la sopressione dei tribunali voluta dai governi Monti-Letta-Renzi – sottolinea -, ma ora si vedranno rimborsare solo briciole rispetto al debito che vantano con il ministero della Giustizia».

E aggiunge: «I Comuni hanno anticipato per conto dello Stato le spese di funzionamento degli uffici giudiziari soppressi, per gli effetti del decreto legislativo 7 settembre 2012 numero 155, dal Governo Monti. Il paradosso ora è che gli enti locali non solo devono accontentarsi di spiccioli rispetto al credito vantato, ma addirittura senza nulla pretendere “a saldo e stralcio”, lasciando a carico dei Comuni stessi il grosso del debito e il tutto in un contesto paradossale di disagi per cittadini e operatori a seguito di un servizio interrotto non per loro volontà».

Per questi motivi, il deputato leghista ha dunque presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Andrea Orlando«per sapere se intenda procedere alla integrale rifusione di tutte le spese sostenute fino al 2015 dai comuni sede di uffici giudiziari, e nello specifico ai comuni di Borgomanero, Domodossola, Bra e Varallo».

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