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A Valdilana già sette multe per l’abbandono di rifiuti grazie alle fototrappole

Si spera che le sanzioni facciano diminuire il numero di scarichi abusivi.

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A Valdilana già sette multe per l’abbandono di rifiuti grazie alle fototrappole. Si spera che le sanzioni facciano diminuire il numero di scarichi abusivi.

A Valdilana già sette multe per l’abbandono di rifiuti grazie alle fototrappole

Sono già sette le multe a chi ha abbandonato rifiuti nell’ambiente a Valdilana. Il sistema delle fototrappole notturne sembra funzionare.  Della questione se ne era discusso in consiglio comunale con una interrogazione presentata dal gruppo “Cambiamento per Valdilana”.

Il sindaco Mario Carli ha chiarito come funziona il sistema: « L’ufficio di polizia locale è dotato di una fototrappola in grado di riprendere immagini nel rispetto delle garanzie richieste di legge. A queste si possono aggiungere quelle acquisite da Cosrab su richiesta. La scelta sulla localizzazione di posizionamento della fototrappola avviene in base alla frequenza dei fenomeni di non corretta collocazione dei rifiuti».
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Finora già sette sanzioni

Ci sono infatti alcuni punti che vengono spessi presi di mira. E l’attività ha dato i suoi frutti: «Sono state emesse sette sanzioni amministrative. Le riprese con la fototrappola sono previste dall’attuale regolamento sul trattamento dei dati personali del Comune di Valdilana e avviene solo su aree dotate della segnaletica prevista per legge. Le immagini sono gestite soltanto dal personale dell’ufficio di polizia locale e non possono essere divulgate per il rischio di violazioni sul corretto trattamento dei dati personali».

Insomma tutto avviene nel rispetto della legge. «Il monitoraggio dell’abbandono dei rifiuti va di pari passo con le sanzioni amministrative si auspica che porti ad un miglioramento della situazione attuale e ad una maggior collaborazione da parte della cittadinanza. Il fattore formativo ed educativo rimane il principale modo per affrontare la questione rifiuti e a tal proposito verranno previsti, come in passato, momenti formativi alla cittadinanza».

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