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“Comune venduto”, a Sostegno nuove proteste contro l’antenna

Usata la bacheca della chiesa, parole di sdegno da parte di molti cittadini.

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“Comune venduto”, a Sostegno nuove proteste contro l’antenna. Usata la bacheca della chiesa, parole di sdegno da parte di molti cittadini.

“Comune venduto”, a Sostegno nuove proteste contro l’antenna

Un ritaglio di giornale con la scritta “venduto” sopra la foto del sindaco. A Sostegno continuano le proteste contro la posa di una nuova antenna per la telefonia cellulare, ma questa volta la contestazione si è rilevata un boomerang: tanti cittadini hanno infatti espresso il loro sdegno sui social perché è stata usata la bacheca in legno posizionata nel porticato della chiesa della Santissima Trinità. Un luogo dove vengono anche affissi gli annunci dei morti.

«C’è un punto ove le discussioni, i pareri, le opinioni, le offese verso le cariche politiche dovrebbero fermarsi – commenta Filippo Lanzone pubblicando la foto della bachecadel gruppo Facebook “Sei di Sostegno se…” -. È la soglia del ludibrio in luogo sacro, del rispetto verso la memoria ed il dolore delle famiglie in mezzo a noi per un caro mancato. Quel punto è stato superato, con un gesto inopportuno quanto anonimo e vigliacco. Credevamo di abitare in un’ oasi felice: non lo siamo affatto».

Un’opninione condivisa da molti altri cittadini che hanno commentato, compresa la famiglia del defunto che si è ritrovata l’epigrafe tra i fogli di protesta.

Paese diviso sull’antenna

Resta il fatto che il paese è diviso sulla posa della nuova antenna. L’amministrazione, favorevole al progetto, ha spiegato che l’operazione ha avuto tutte le autorizzazioni da parte di una lunga serie di enti preposti al controllo della procedura e del funzionamento.

Ma, tanto per capire l’aria che tira, è significativo che sotto il post in cui il Comune elenca tutte le autorizzazioni una utente abbia commentato postato due mani che si lavano: il riferimento al famoso gesto di Pilato è chiarissimo.

Da parte sua, il Comune è in una botte di ferro per quanto riguarda tutte le autorizzazioni e le regole. E sostiene l’importanza di “coprire” con il campo della telefonia mobile le zone che ancora oggi in quell’area risultano irreggiungibili.

Dall’altra parte, c’è chi si lamenta sostenendo che prima di decidere occorreva avviare un dibattito sui rischi e benefici, e alla fine lasciare che fossero i cittadini a decidere se volevano l’apparecchiatura o no.

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