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Crevacuore non riesce a pagare le imprese. Il sindaco si è appellato anche a Babbo Natale
Bloccato il piano di messa in sicurezza idraulica del territorio. «Noi costretti a saldare le fatture, invece lo Stato latita».
Crevacuore non riesce a pagare le imprese. Il sindaco si è appellato anche a Babbo Natale. Bloccato il piano di messa in sicurezza idraulica del territorio. «Noi costretti a saldare le fatture, invece lo Stato latita».
Crevacuore non riesce a pagare le imprese. Il sindaco si è appellato anche a Babbo Natale
Il finanziamento sulla messa in sicurezza idraulica del territorio è rimasto bloccato: e nei giorni scorsi il Comune di Crevacuore ha provocatoriamente scritto una lettera a Babbo Natale.
Obiettivo del primo cittadino Corrado Garlanda e della sua giunta è andare a sbloccare i fondi necessari a completare lavori. La speranza è che la magia delle feste possa sbloccare una situazione che si è fatta insostenibile e che blocca l’ambizioso progetto di messa in sicurezza idraulica del territorio, finanziato nell’ambito del Fondo di Sviluppo comunitario 2014-2020.
La lettera a Babbo Natale
«Ricordi quei fondi che ci erano stati promessi a tempo di gara d’appalto per i lavori di messa in sicurezza delle acque? – scrivono gli amministratori nella lettera – Ebbene, siamo ancora qui ad aspettarli con la pazienza di un bambino che aspetta la mezzanotte per aprire i regali, ma con meno entusiasmo e molta più preoccupazione. E nonostante tutti i nostri sforzi per rispettare tempi e scadenze, ci troviamo con i pagamenti in ritardo, perché le regole sembrano funzionare solo a senso unico: le fatture scadono a 90 giorni, ma i soldi arrivano (forse) a… Natale del prossimo anno?»
Non sono briciole, si parla di 1 milione e 866mila euro, con le casse comunali in sofferenza perché a fronte di 1.077.000 euro già spesi, e per ora l’ente ha ricevuto solo 560mila euro. Mancano quindi 517mila euro per saldare i lavori eseguiti e l’erogazione di tale cifra è bloccata dalla burocrazia: la procedura Kronos2 è infatti ferma in attesa di nuove linee guida ministeriali.
Imprese in difficoltà
Il ritardo rischia di compromettere la continuità dei lavori e di mettere in difficoltà le imprese coinvolte, che a loro volta devono garantire i pagamenti a dipendenti e fornitori. Dunque, fra i santi a cui votarsi, è stato scelto Santa Claus… e la letterina suscita un amaro sorriso.
«Se non puoi tu – scrive il sindaco a Babbo Natale – con la tua slitta carica di doni sbloccare questa situazione, chi altro può farlo? Confidiamo nel tuo spirito natalizio per ricevere quei fondi tanto attesi, che serviranno a pagare le imprese che hanno lavorato con impegno e i loro dipendenti che hanno contribuito alla buona riuscita del cantiere». Nel caso anche Babbo Natale non ce la facesse, la lettera confida nella Befana, «che magari il 6 gennaio porterà carbone a chi di dovere, sperando che almeno serva a scaldare gli animi e smuovere la situazione».
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