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La Fondazione Zegna sul furto del cane di cemento: increduli e disgustati

Dure reazioni dopo la sparizione di uno dei manufatti installati nel parco del Dopolavoro.

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La Fondazione Zegna sul furto del cane di cemento: increduli e disgustati. Dure reazioni dopo la sparizione di uno dei manufatti installati nel parco del Dopolavoro.

La Fondazione Zegna sul furto del cane di cemento: increduli e disgustati

Dispiaciuti, increduli e disgustati. Queste le parola usate dalla Fondazione Zegna riguardo la sparizione di uno dei cani di cemento che erano stati installati sulle panchine nel parco dell’omonimo ex Dopolavoro. Si trattava della riproduzione di un dobermann.

«Siamo molto dispiaciuti, increduli e disgustati dell’increscioso fatto che ha colpito una delle opere di “All’Aperto”. Speriamo che le indagini delle autorità inquirenti consentano di appurare i responsabili di questo gesto di vandalismo che colpisce l’intero territorio». Tra l’altro, si è trattato di un’azione non semplicissima, visto che il cane in cemento era fissato alla panchina con una barra metallica.

Il museo “All’Aperto”

Come è noto, “All’Aperto” è un progetto promosso dalla Fondazione Zegna nato nel 2008 con l’intento di rendere maggiormente fruibile l’accesso all’arte contemporanea e ai suoi valori sviluppando nell’area attorno a Trivero una serie di opere permanenti di primari artisti contemporanei destinate alla libera fruizione da parte della collettività locale e dei visitatori.

Oltre ai cani in cemento (che erano stati riproduzioni fedeli di cani realmente esistenti tra le famiglie della zona), si ricordano panche le bandiere installate sul terrazzo del lanificio, gli specchi curvi alla Conca dei rododendri, il progetto Telepati, e l’orologio che emette un soffio di vapore all’ingresso del lanificio.

La realizzazione dei cani in cemento installati come custodi delle panchine era stato uno dei progetti del museo che aveva maggiormente coinvolto la popolazione. Già in passato c’era stati dei vandalismi, con pezzi di statuette fatti saltare con un martello, ma è la prima volta che viene sradicata completamente tutta una statuetta.

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1 Commento

1 Commento

  1. Aldo

    31 Agosto 2024 at 11:44

    L’inciviltà pare non avere confini! Solo i sistemi di videosorveglianza possono dare un deciso contributo alla scoperta di questi nuovi Vandali, che andrebbero pesantemente puniti!

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