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Oggi a Pratrivero l’addio ad Alberto Barberis Canonico

Nella giornata di ieri centinaia di persone nella camera ardente allestita nel suo lanificio.

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Oggi a Pratrivero l’addio ad Alberto Barberis Canonico. Nella giornata di ieri centinaia di persone nella camera ardente allestita nel suo lanificio.

Oggi a Pratrivero l’addio ad Alberto Barberis Canonico

Si celebra nella mattinata di oggi, sabato 12 aprile, il funerale di Alberto Barberis Canonico, che dagli anni Settanta e fino al 2012 è stato alla guida del lanificio “Vitale Barberis Canonico”, azienda le cui origini risalgono addirittura al 1663, anche se il gruppo attuale è nato nel 1936. L’imprenditore è morto a quasi 86 anni nella giornata di giovedì a seguito di una polmonite.

Ha lasciato la moglie Anna, i figli Alessandro, Laura e Vitale con le rispettive famiglie. Nella giornata di ieri l’azienda si è fermata: e all’interno è stata allestita la camera ardente, rimasta aperta per tutto il pomeriggio. Centinaia di persone si sono messe in fila per un ultimo saluto all’ingegnere. In serata la chiesa parrocchiale di Pratrivero ha ospitato la recita del rosario. Dopo il funerale, Alberto Barberis Canonico potrà riposare nella tomba di famiglia, nel cimitero della frazione nella quale ha sempre vissuto.

Una vita nel mondo dell’industria tessile

Laureato in ingegneria meccanica, a metà degli anni ’60, Alberto è entrato nell’azienda di famiglia insieme al fratello Luciano, ricoprendo il ruolo di amministratore delegato dal 1981 al 2012. Luciano si occupava della parte commerciale, Alberto pensava alla produzione.

Sotto la sua guida ha avviato una strategia di crescita centrata sulla riorganizzazione del lavoro e sull’innovazione di processo e di prodotto. Con competenza e passione ha iniziato la ricerca delle lane più pregiate con studi dei mercati all’origine e viaggi in Australia. Nei primi anni ’70 ha selezionato le migliori materie prime in ogni parte del mondo e sempre in Australia ha aperto prima un ufficio, come presidio per i contatti con gli allevatori, fino a dar vita successivamente a “Pyramul Pastoral”, la società che gestisce le fattorie aziendali.

Un grande innovatore attento anche al welfare

Sin dalla fine degli anni ’60 ha avviato e progettato un’ampia automazione dei processi produttivi che ha portato alla nascita di nuovi reparti e magazzini con un significativo incremento della produzione. Attento alla salute e sicurezza delle persone e alla tutela dell’ambiente, ha avviato lo studio di uno dei primi impianti di depurazione delle acque reflue e ha progettato le cabine insonorizzanti installate nella sala di tessitura per ridurre il forte impatto acustico.

Nel 2018 era stato nominato Cavaliere del lavoro.

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