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Dopo 301 gol il bomber Dario Carginale passa al cheerleading
Dopo 301 gol il bomber Dario Carginale: «Gol? Una volta 6 in una sola partita».
Dopo 301 gol il bomber Dario Carginale passa al cheerleading
Ha trascorso una vita sui campi da calcio, segnando 301 gol in carriera. E adesso che ha 45 anni, Dario Carginale ha aperto a Cavallirio una palestra in cui si insegna, oltre allo sport più amato dagli italiani, anche il cheerleading. Una passione, quest’ultima, nata seguendo le figlie Elettra e Cloe, bravissime atlete con tanto di titolo mondiale vinto con la maglia della Nazionale.
Due sport totalmente diversi
E riguardo alle figlie racconta: «Una grande soddisfazione, in Italia purtroppo esiste solo il calcio, ma nella loro disciplina si lavora il triplo e non ci sono le stesse esasperazioni. In pedana ognuno tifa per l’altro e non ci sono nemici. Nel calcio non è la stessa cosa».
Allenatore del Suno
Ma il bomber originario di Prato Sesia il legame con il pallone non lo ha tagliato del tutto: da qualche mese infatti è anche l’allenatore del Suno, in Terza categoria. «Un’esperienza bellissima e per me una sfida accattivante. A volte mi viene la voglia di tornare in campo ma sono troppo vecchio… Ci tengo a ringraziare i miei ragazzi, alcuni dei quali arrivano dalla Lombardia, senza prendere un euro».
Una passione coltivata all’oratorio
Il gioco del calcio Carginale l’ha scoperto da ragazzino all’oratorio di Prato Sesia: «Allora non c’erano le scuole calcio e per giocare quello era l’unico posto. Io ci andavo quasi tutte le sere dopo la scuola e non potrò mai dimenticare quel signore che mi diceva “diventerai un grande giocatore” tutte le volte che mi vedeva in azione».
6 gol in una sola partita
L’attaccante pratese ha anche battuto un record che ha fatto parlare in tutta Italia: quello dei gol segnati in una sola partita. «Ne ho fatti sei con la maglia del Suno in una partita di campionato contro il Briga. Una grande soddisfazione e ci tengo a ringraziare il presidente di allora Giuseppe Antonioli, ma anche mia moglie Eleonora che mi ha supportato in tutti questi anni. Rimpianti? Forse avessi avuto a 18 anni la testa che avevo a 30, avrei potuto fare il professionista».
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