Sport
Dufour Varallo si rinforza col senegalese Manè: ma non si può giocare
Dufour Varallo rinnova la rosa, ma è costretta allo stop per il rinvio del campionato.
Dufour Varallo, il campionato
Ha chiuso l’anno con la vittoria sul Borgovercelli. I neroverdi grazie a quei tre punti hanno acciuffato proprio i loro avversari, con i quali adesso condividono l’ultimo posto in classifica nel girone A del campionato di Eccellenza. Per risalire la china serviranno altri successi, ma intanto la parola d’ordine non può che essere “attesa”. La ripartenza del campionato, infatti, è stata ulteriormente posticipata al 23 gennaio, data in cui i varallesi dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) ospitare al Bacci di Roccapietra l’LG Trino.
Cherif Abdourah Manè
Nella sosta, la società ha dato vita a un vero e proprio restyling della rosa, che non è ancora completato. Martedì, ad esempio, è arrivato a Varallo il senegalese Cherif Abdourah Manè, centrocampista centrale classe 1996, che nella prima parte di stagione era al Soriano (Eccellenza Calabria) e che in precedenza ha vestito anche le maglie di Bojano, Trebisacce e Sporting Cecina. Se convincerà mister Stefano Cesano verrà tesserato e diventerà il quinto volto nuovo dei valsesiani, dopo quelli di Cassini, Xausa, Modena e Omoregie.
Intanto l’allenatore della Dufour guarda al futuro con fiducia: «La vittoria col Borgovercelli ci voleva proprio anche se è arrivata tardi. Nell’ultimo mese e mezzo le prestazioni della squadra erano state ottime e il successo era nell’aria, ma non era mai arrivato per una serie di circostanze sfavorevoli. Il fatto di aver fatto 5 punti nelle ultime 4 giornate, con la rosa ridotta all’osso per le partenze, dimostra che chi è rimasto ha capito la situazione e si è calato nella parte. All’inizio, oggettivamente, non c’era la mentalità giusta».
Il virus
Tra gli avversari da battere, adesso, c’è anche il covid, che ha provocato un nuovo stop al campionato: «Io mi auguro che si torni in campo il prima possibile – conclude Cesano – . Noi ci stiamo allenando, per fortuna stiamo bene e siamo tutti vaccinati. Se ragioniamo come un anno fa non ne usciremo mai, credo che sia arrivato il momento di convivere in una maniera diversa con il virus».
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