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Il bomber del Gattinara raggiunge quota 200 gol
Alessandro Caviglia, mister 200 gol. Il bomber del Gattinara ha tagliato il prestigioso traguardo domenica. «A 35 anni mi diverto ancora»
Il bomber del Gattinara raggiunge quota 200 gol
Un gol di tacco per regalare il momentaneo 2-2 al suo Gattinara nel derby contro la Quaronese, poi vinto dai bianchi di Diego Pagani nel recupero. Ma per Alessandro Caviglia quella rete ha un sapore particolare: è la duecentesima della sua carriera.
Sicuramente tanti portieri lo odieranno, ma l’attaccante di Borgosesia a 35 anni (è nato nel 1987) non ha nessuna intenzione di smettere, di giocare e di fare gol. «Finché sto bene fisicamente continuo – racconta -, perché il calcio è una passione che mi ha trasmesso mio papà, che ha giocato nel Borgosesia. E quando appenderò le scarpe al chiodo mi piacerebbe allenare».
Tantissime maglie
Caviglia ha vestito le maglie di tantissime squadre, non solo valsesiane: «Ho iniziato all’età di 5 anni nel settore giovanile del Borgosesia, poi a 17 Viganò mi ha fatto esordire in prima squadra in serie D. E l’anno seguente sono rimasto in maglia granata in Eccellenza, con mister Oliva». Poi è iniziato un lungo girovagare, tra Dufour Varallo, Sanmauriziese, Virtus Cusio, Cossatese, Vigliano, Orizzonti United, Pratese, Arona, Alicese, Serravallese e Gattinara.
Denominatore comune di tutte queste esperienze, i tanti gol messi a segno: «Il primo? Quando giocavo nella Sanmauriziese, che allora era allenata da Alessandro Cocca ex giocatore del Borgo. Il più bello? Ne ricordo uno in mezza rovesciata a Dormelletto, con la maglia della Pratese. In tanti anni ho anche vinto tre campionati di Prima categoria, con Dufour, Cossatese e Alicese, una coppa di Promozione con gli Orizzonti e una coppa di Prima categoria con il Gattinara giusto qualche mese fa».
A Gattinara
Nella squadra della città del vino era tornato a metà della passata stagione e ora spera di contribuire a nuovi successi: «Speriamo di far meglio in campionato, raggiungendo magari i play-off, e di ripeterci in Coppa. Secondo me questa squadra ha tutte le possibilità di riuscirci».
In 18 anni sui campi, Caviglia è riuscito a superare indenne anche i cambiamenti che hanno riguardato il calcio: «Adesso c’è molta più corsa e più tattica ma se sei intelligente te la cavi sempre. Io nasco come esterno d’attacco e mi piace giocare per la squadra e toccare tanti palloni, però vedo la porta e questo ha fatto sì che tanti allenatori mi abbiano schierato come punta centrale. Quando gioco io sono sempre a disposizione del mister. I giovani purtroppo hanno sempre meno voglia di impegnarsi, soprattutto negli allenamenti, mentre quando ho iniziato io il calcio era preso più sul serio. Bisogna essere disposti a impegnarsi e a fare sacrifici anche nella vita privata se si vuole emergere».
In copertina l’attaccante bacia la Coppa Piemonte vinta nella scorsa stagione.
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