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Il Borgo calcio prepara il ”dopo Di Battista” 

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Il settore giovanile passa nella mani di Guido Romei e Paolo Setti

Il Borgosesia Calcio volta pagina e comincia a programmare la prossima stagione. Sabato mattina dirigenti e tecnici della società granata hanno preso atto della scelta di Simone Di Battista di diventare direttore sportivo del Fiorenzuola. E il patron Michele Pizzi durante la riunione “plenaria” che si è svolta in sede, ha iniziato a svelare alcune novità per la prossima stagione. Il settore giovanile, ad esempio, passa nella mani di Guido Romei e Paolo Setti, da anni dirigente e allenatore. Della prima squadra e della Juniores nazionale, invece, continuerà a occuparsi Di Battista, anche se la società nei prossimi giorni dovrebbe annunciare il nome del nuovo direttore sportivo, e a ruota quello dell’allenatore. «Le scelte per ciò che riguarda mister e giocatori continuerà a farle Di Battista – spiega Pizzi – che però sarà qui a Borgosesia soltanto due giorni alla settimana. Per sostituirlo abbiamo già individuato una figura, e nei prossimi giorni dovremmo ufficializzare il suo nome. Ho parlato pure con Dionisi per capire bene quali sono gli obiettivi di entrambi e speriamo di poter ripartire con lui in panchina».

Per il Borgosesia resterà prioritario il settore giovanile, che nelle ultime due stagioni ha visto tutte e quattro le squadre qualificate alla fase regionale, senza dimenticare i ragazzi del vivaio che si sono affacciati alla prima squadra. «Il grande attaccamento ai colori sociali del Borgosesia di Romei e Setti non si discutono e credo che possiamo stare tranquilli nell’affidare a loro le sorti del nostro settore giovanile – riprende Pizzi – . Lavoreranno per il meglio e in questi giorni stanno prendendo le consegne da Di Battista. Per tutto il campionato tecnici e osservatori sono venuti a vedere i nostri ragazzi, a dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta».

Pizzi non è comunque rimasto sorpreso della scelta di Di Battista di accettare l’incarico di direttore sportivo del Fiorenzuola: «Simone ci aveva comunicato un mese fa la sua intenzione di intraprendere una nuova avventura fuori dal Borgosesia e noi gli abbiamo dato l’ok per sondare il terreno. Senza di lui qui a tempo pieno dovremo sopperire a una grande mancanza, ma non potevo trattenerlo perché cercava una nuova motivazione. A Borgosesia ha portato allenatori sconosciuti che sono già nella storia di questo club. Quest’anno siamo arrivati a 30 secondi dalla serie C, vincendo per la terza volta il premio per il maggior numero di giovani impiegati. Lavorare con lui è stato facile, abbiamo la stessa visione del calcio e per questo a me è bastato assecondarlo e difenderlo sempre».

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