Seguici su

Attualità

Morto improvvisamente mentre era a ballare: Varallo piange Celestino Cesa

Aveva 75 anni. Il ricordo dell’amico Ferruccio Baravelli, l’ultima telefonata poche ore prima del dramma.

Pubblicato

il

Morto improvvisamente mentre era a ballare: Varallo piange Celestino Cesa. Aveva 75 anni. Il ricordo dell’amico Ferruccio Baravelli, l’ultima telefonata poche ore prima del dramma.

Morto improvvisamente mentre era a ballare: Varallo piange Celestino Cesa

Cordoglio a Varallo per la morte improvvisa di Celestino Cesa, persona conosciuta e stimata. Aveva 75 anni. Lascia il figlio Claudio con Nadia e i nipotini Cecilia, Sofia e Gabriele, la sorella Lucia e i fratelli Carlo e Paolo. Se n’è andato improvvisamente lo scorso venerdì sera, mentre partecipava come ogni ultimo venerdì del mese a una serata di ballo e animazione. Dopo un giro di danze, si è improvvisamente accasciato su un tavolo: non c’è stato nulla da fare.

Il ricordo dell’amico Ferruccio

L’amico Ferruccio Baravelli lo ricorda con queste parole: «Svegliarsi la mattina e ricevere certe notizie è, se possibile, ancora più devastante. “E’ morto Celestino Cesa”, arriva il messaggio nel gruppo che avevamo creato e di cui lui faceva parte. La prima impressione è stata quella che fosse uno scherzo, com’era nello spirito di questo gruppo WhatsApp, nato per scrivere il capitolo principale del mio prossimo libro “Varallo Curiosa”, dove i protagonisti sono proprio i ragazzi degli anni ’70 di cui Celestino faceva ampiamente parte. Antonio Cesa scrive: “Purtroppo non è uno scherzo come quello che avevate fatto a me”. Io però ci credo solo quando al telefono parlo col fratello Carlo e tutto si tinge del colore della tristezza, per un amico che non c’è più.

Mentre scrivo giro la testa e guardo la sedia dove Celestino era seduto dieci giorni fa, mentre mi aiutava a scrivere il capitolo dedicato ai motociclisti e alla storia del moto club Valsesia, lui appassionato di moto da sempre coi fratelli Carlo e Paolo. Solo a Celestino ho dedicato un intero paragrafo del mio prossimo libro, per parlare di lui, di questo personaggio straordinario e mi sembra di sentirlo ancora ridere mentre leggiamo insieme i tanti episodi divertenti che ben lo dipingono.

Venerdì sera alle 17.47 l’ultima telefonata: “Celestino mi mandi la foto che ti ho chiesto per il libro?” Mi risponde con una voce veramente felice e il sottofondo è quello di una festa. Già, una festa dove si balla, l’altra sua recente passione in cui era veramente bravo. Alle 18.01 arriva la foto, adesso sono felice anche io perché il capitolo è chiuso e possiamo finalmente trovarci, tutti insieme, per leggerlo e valutarlo.

Celestino non ci sarà, perché all’una e mezza di questa notte ci ha lasciati all’improvviso. Ci ha lasciati mentre ballava, una delle cose che amava di più. Faccio ancora fatica a crederci e a non pensare che forse sto facendo solo un brutto sogno, ma col passare dei minuti capisco che è la triste realtà».

Appassionato di moto e nonno affettuoso

«L’ha scampata tante volte sulle due ruote – ricorda ancora Baravelli – e l’ultima solo pochi mesi fa, chiedendo a uno scooter le prestazioni di quelle potenti moto a cui era abituato, “giusto con qualche costina rotta” mi disse sorridendo. Il suo destino lo aspettava per una fine sicuramente meno cruenta e più dolce, mentre danzava leggero e agile con i sui 75 anni che nessuno gli poteva dare. Mi tornano in mente anche i giorni trascorsi insieme alla Poli di Cravagliana, dove lavorava come carropontista. Un lavoro delicato in cui era diventato artista.

Ultimamente la sua occupazione principale però, era quella di amorevole nonno. Nonostante fosse pensionato, abbiamo fatto fatica a fissare quell’ultimo incontro, proprio perché i nipoti lo occupavano per la maggior parte delle giornate, ma per lui questo era anche un grande motivo di soddisfazione. Addio Celestino, compagno di lavoro, di passione motociclistica e personaggio indimenticabile. Mi fermo qua perché tutto il resto sarà su quel libro. Sono contento di averti dedicato quelle pagine che parlano solo di te, che ti raccontano per come sei stato. Racconti che faranno sorridere e prendere il posto delle lacrime di oggi, sorrisi come quelli che insieme abbiamo fatto solo pochi giorni fa».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *