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Cronaca

Scempio ambientale a Mera: razziati 70mila quintali di legname. LE FOTO

Disboscamento selvaggio su un’area di 30 ettari, denunciate tre persone. Che dovranno indennizzare il Comune e rispondere di vari reati.

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Scempio ambientale a Mera: razziati 70mila quintali di legname. Disboscamento selvaggio su un’area di 30 ettari, denunciate tre persone. Che dovranno indennizzare il Comune.

Scempio ambientale a Mera: razziati 70mila quintali di legname

Hanno devastato 30 ettari di vegetazione nella zona dell’alpe di Mera, rubando circa 70mila quintali di legna. Un’indagine condotta dai carabinieri forestali di Vercelli e di Scopa e Varallo ha concluso le operazionie denunciato tre persone. Si tratta di una ditta specializzata in utilizzazioni boschive, che ha sfruttato concessioni di taglio e incarichi privati per effettuare operazioni illecite, facendo scempio della vegetazione e compromettendo anche la sicurezza sul lavoro.

Un’operazione di dimensioni enormemente superiori a quella venuta alla luce sempre a Scopello nella primavera scorsa.

Le attività hanno coinvolto il bosco all’alpe di Mera situato in località Boscarola, a monte di Scopello. La ditta, utilizzando manodopera pagata con la stessa legna tagliata, ha rubato un notevolissimo quantitativo di legname di faggio, successivamente immesso illegalmente sul mercato. Ciò ha comportato reati urbanistici, paesaggistici e di commercio di legname, in violazione della legislazione nazionale e del regolamento europeo.

Disboscamento su 30 ettari

Le operazioni di rilievo condotte nel mese di novembre hanno confermato un disboscamento selvaggio su un’area di 30 ettari. Un danno così evidente che sembra incredibile come gli autori potessero pensare di non venire scoperti. Sono stati rubati e asportati più di 70.400 quintali di legna, dal valore di mercato di circa 634mila euro.

La ditta è stata condannata a risarcire il Comune di Scopello con circa 230mila euro. Inoltre, il titolare della ditta è stato sanzionato con 70mila euro per la commercializzazione di legname senza la dovuta “Due diligence”.

I tre responsabili sono stati deferiti all’autorità giudiziarie per questi reati: furto aggravato di legname nelle aree comunali, deturpamento di bellezze naturali e commercializzazione di legno in violazione delle norme del paese d’origine. Sono stati altresì accusati di violazione edilizia e sul vincolo paesaggistico.

Altre sanzioni amministrative

I carabinieri forestali hanno riscontrato numerose infrazioni amministrative, con sanzioni emesse per oltre 23mila euro. Queste riguardano l’apertura abusiva di vie di esbosco, la trasformazione d’uso del suolo senza autorizzazione e l’esecuzione di interventi selvicolturali abusivi.

Da ultimo, va detto che il danneggiamento causato dal disboscamento ha generato una grave instabilità dei versanti verso valle. La Regione ha emesso un provvedimento per il ripristino immediato dello stato dei luoghi mediante opere di rinforzo geotecnico nei confronti dei responsabili.

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1 Commento

1 Commento

  1. Corrado Pitti

    23 Dicembre 2023 at 19:25

    effettivamente x disboscare 30 ettari vuol dire che il lavoro é iniziato almeno 2 anni fa, potevano fermarli subito e dirgli cosa doveva essere fatto x regolarizzare invece di aspettare così tanto tempo e infierire così con sanzioni e multe che faranno chiudere un’altra azienda. Che inizino a mandare gli operai forestali a pulire i boschi visto che c’è ne sono tanti ma il territorio se non fosse x qualche privato versa tutto in uno Stato di abbandono che non si vedeva da secoli.

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