Varallo ha presentato il logo dei mille anni: sarà il “marchio di fabbrica” di tutte le iniziative

Varallo ha presentato il logo dei mille anni: sarà il “marchio di fabbrica” di tutte le iniziative. Nel 2025 tutta la città celebra la sua storia, in cantiere eventi e attività di vario genere.

Varallo ha presentato il logo dei mille anni: sarà il “marchio di fabbrica” di tutte le iniziative

Svelato il logo ufficiale dei mille anni di Varallo. Nella sala conferenze della biblioteca, in occasione della presentazione del tema che caratterizzerà le raffigurazioni del nuovo calendario della raccolta porta a porta, sono state illustrate le scelte che hanno portato alla realizzazione del logo che accompagnerà tutte le iniziative legate alle celebrazioni del millennio varallese.

Per la realizzazione del logo e le numerose iniziative nei mesi scorsi è stato creato un gruppo di lavoro che ha quindi coinvolto le principali realtà cittadine: istituzioni, associazioni e le scuole. Tutte le realtà coinvolte stanno lavorando per rendere speciale questo anniversario.

La prima volta in cui compare il nome “Varade”

Ancora una volta la protagonista principale è stata la pergamena nella quale viene citato l’abitato di “Varade” per la prima volta. Un documento oggi conservato nell’Archivio di Stato di Novara, stilato dalla cancelleria imperiale ai tempi di Corrado II e riportante la data MXXV. Tutti i dettagli del documento sono stati spiegati da Massimo Bonola che ha specificato che per il logo si è scelto di riprendere il nome della città “Varade” e la data che compaiono all’interno della pergamena nei caratteri gotico–carolingi.

Il tema del calendario della raccolta differenziata sarà proprio legato all’anniversario varallese. «Per la sua realizzazione – ha spiegato Silvio Brentazzoli, responsabile dell’ufficio cultura, sport, tempo libero e istruzione – , curata da Riccardo Valsesia, si è pensato di usare la fantasia portando alcuni dei luoghi più importanti della città nel 1025 e adattandoli a quel periodo storico trasformando i materiali, i canoni estetici e tutto il resto».

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