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Varallo mette un tetto di vetro alle ex scuderie e inventa il “Palad’Adda”

Il progetto di un centro polivalente ospitato nello storico edificio.

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Varallo mette un tetto di vetro alle ex scuderie e inventa il “Palad’Adda”. Il progetto di un centro polivalente ospitato nello storico edificio.

Varallo mette un tetto di vetro alle ex scuderie e inventa il “Palad’Adda”

Fermate le infiltrazioni d’acqua a Palazzo D’Adda con un intervento manutentivo al tetto, il Comune di Varallo porta avanti l’idea del “Palad’Adda”: una copertura sulle ex scuderie per dare alla città un nuovo ambiente polifunzionale.

L’intervento al tetto dello storico palazzo comunale che si affaccia su piazza Antonini a Varallo Vecchio, in particolare nell’ala Scarognini, si era reso necessario in quanto durante le avverse condizioni metereologiche si verificavano ingenti infiltrazioni di acqua.
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Sistemato il tetto

«Fatti i dovuti sopralluoghi – spiega l’amministrazione – si era accertata la necessità di provvedere al più presto ad un intervento di sostituzione di una conversa e al ripasso della copertura con rimozione e riposizionamento del manto di copertura in pietra nelle zone in cui si verificavano le infiltrazioni, stilatura dei giunti e controllo della lattoneria».

Il lavoro è stato affidato all’impresa Dago Guido di San Gottardo di Rimella per un importo di circa 15mila euro.

L’idea del “Palad’Adda”

Tra i progetti futuri che interesseranno l’immobile c’è il recupero funzionale del cortile interno. Un tempo occupato dalle scuderie, lo spazio a cielo aperto verrà reso maggiormente fruibile in ogni momento dell’anno attraverso la posa di una copertura in vetro e acciaio così da completare anche il discorso energetico.

«Essendo Palazzo D’Adda un immobile storico, vincolato – spiega il sindaco Pietro Bondetti -, stiamo valutando la possibilità di concretizzare quest’idea insieme alla Soprintendenza competente per il rilascio delle necessarie autorizzazioni».

L’idea dell’amministrazione è infatti quella di chiudere l’apertura che attualmente caratterizza quello che era l’antico cortile delle carrozze dello storico immobile per farne un ambiente adatto a ospitare eventi, feste, serate danzanti. Un salone polivalente da utilizzare in alternativa al teatro Civico quando non vengono organizzati spettacoli che richiedono un palcoscenico ma semplicemente feste, balli, cerimonie.

Per questo si è pensato a una soluzione per chiudere in alto lo spazio, sull’esempio di quella utilizzata per il cortile del palazzo della Sopracenerina a Locarno in Svizzera, ma anche per altri spazi pubblici in Italia.
Nella foto, il tetto in vetro e acciaio del palazzo della Sopracenerina

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