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Morte improvvisa per Guido Serra, amministratore “Sacced”

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Morte improvvisa nel mondo dell’imprenditoria valsesiana: addio a Guido Serra.

Morte improvvisa in Sacced

Un lutto inaspettato ha colpito la famiglia Serra e l’azienda Sacced. Appena qualche settimana fa aveva festeggiato in famiglia il compleanno del nipotino, giovedì è arrivata inaspettata la tragedia. In tanti sabato nella chiesa parrocchiale di Campertogno hanno voluto dare l’ultimo saluto a Guido Serra, morto improvvisamente a soli 66 anni. Era da anni amministratore della Sacced, azienda edile conosciuta e apprezzata in tutta la Valsesia e nei dintorni per i numerosi cantieri che ha seguito nel corso del tempo. Guido Serra lascia la moglie Gisella, il figlio Andrea con Ariana, gli adorati nipoti Pietro e Anna, le sorelle Gemma e Marisa con le rispettive famiglie.

L’azienda in lutto

La morte di Guido Serra ha lasciato un lutto profondo tra dipendenti e colleghi della Sacced di Prato Sesia, consiglio di amministrazione e dipendenti si uniscono al dolore della famiglia per la prematura scomparsa del proprio amministratore. Sabato c’erano anche colleghi e dipendenti, oltre che agli amici a dare l’ultimo saluto a Guido Serra. Il funerale è stato celebrato nella sua Campertogno, paese che ha sempre amato e dove continuava ad abitare. La chiesa era gremita, tutti stretti nell’ultimo saluto al 66enne, da tutti ricordato come una persona dedita alla famiglia e al lavoro.
Sabato mattina nella chiesa di Campertogno don Marco Barontini ha celebrato la funzione religiosa coadiuvato da Domenico Guala di Scopa, don Carlo Elgo di Alagna e da don Luigi Pozzi di Valmaggia.

Il ricordo

E’ il cognato Giovanni Rossi a ricordare Guido Serra con una lettera aperta: «Ma perchè il Signore ha voluto chiamare a sé il nostro Guido così presto, ancora giovane, proprio adesso che viveva con la gioia immensa di essere attorniato dai suoi nipotini Pietro di cinque anni con il quale giocava come coetaneo ed Anna di pochi mesi che aspettava soltanto che la prendesse in braccio gratificandolo di gridolini e sorrisi con la bocca spalancata. Hai lasciato la tua cara Gisella, i tuoi Andrea ed Ari nella costernazione; le tue sorelle Gemma e Marisa con le rispettive famiglie; i cognati Francangelo, Attilio Rosanna ed io Giovanni. Hai lasciato inoltre una schiera di amici che ti volevano bene, li hai lasciati con tanto dispiacere nel cuore. Tu ora sei al cospetto del Padre celeste e sono certo che intercederai per preparare per noi tutti un posto migliore per quando verremo a raggiungerti. Ciao Guido! Il tuo amico e cognato Giovanni Rossi».

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