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Il “miracolo” di Rossa: raccolti più di 600mila euro per il tetto della chiesa

Un centro con 170 residenti riesce a trovare i soldi per un intervento imponente.

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Il “miracolo” di Rossa: raccolti più di 600mila euro per il tetto della chiesa. Un centro con 170 residenti riesce a trovare i soldi per un intervento imponente.

Il “miracolo” di Rossa: raccolti più di 600mila euro per il tetto della chiesa

Un centro di 170 anime riesce nell’impresa di finanziare quasi per intero un intervento da 625mila euro a favore della chiesa. Lo racconta l’ex sindaco Gian Paolo De Dominci.

«Circa cinque anni fa, pochi mesi dopo l’avvento in Val Sermenza del nostro nuovo parroco, don Salvatore Gentile scoprimmo la “grave” situazione in cui versava la copertura del tetto in beole risalente ai primi del 1800 (la nostra chiesa fu edificata in quattro anni dal 1807 al 1811) e incombente sui fedeli che ogni domenica frequentavano e frequentano la bellissima chiesa parrocchiale di Rossa, dedicata a Maria Vergine Assunta.

Situazione aggravata anche dal cedimento di porzione della travatura causata da un blocco di neve bagnata scivolato dal campanile sul tetto sottostante.

Parte la raccolta fondi

Armato di buone intenzioni e detenendo (dati bilancio 2019) l’importante somma di 5.981 euro, il comitato affari economici della parrocchia, composto dal succitato don Salvatore, da Adriano Dedominici, Osvaldo Conti, Daniele Arbellia e il sottoscritto, decise di intraprendere, con grande ottimismo e (aggiunge chi scrive) un certo grado di incoscienza, il progetto del rifacimento della copertura (circa mille metri quadrati di tetto), della cupola e del campanile della chiesa parrocchiale.

Ebbene, oggi, possiamo dire, sul serio, che ce l’abbiamo fatta.

Completato l’intervento

Il mese scorso abbiamo formalizzato la chiusura del secondo ed ultimo lotto dei lavori e, finalmente, a cura dell’impresa affidataria, la Carmellino Costruzioni di Scopa, smantellato il cantiere, gru e ponteggi compresi.

Diciamo che abbiamo avuto necessità (e non abbiamo ancora finito) di aggiungere qualche soldo alla dotazione iniziale sopra riportata. A consuntivo i lavori hanno raggiunto e superato di qualche decina di euro l’onnicomprensiva e ragguardevole somma di 625mila euro raccolti (quasi tutti, ne mancano ancora una quarantina all’appello) grazie alla generosità della Conferenza episcopale Italiana, del Ministero della cultura, dell’amministrazione Comunale di Rossa, di enti, associazioni, Fondazioni bancarie, della Fondazione Valsesia e della Fondazione Giorgio Antoniuzzi, di aziende e privati benefattori che ci ha permesso di raggiungere un risultato, veramente, incredibile e di cui essere orgogliosi.

Non lo faccio ora, perché avremo modo più avanti di citare e ringraziare tutti singolarmente, in un momento solenne di “riconoscenza e ringraziamento” che intendiamo organizzare a Rossa quest’autunno, alla presenza del nostro. vescovo monsignor Franco Giulio Brambilla che tanto ci ha aiutato e che celebrerà la messa a cui seguirà un momento conviviale al quale, fin d’ora, tutti si sentano invitati, soprattutto chi ci ha accompagnato e sorretto in questa incredibile avventura.

La raccolta prosegue

Se poi, qualcuno intendesse, bontà sua, darci ancora un piccolo aiutino per trovare quei quarantamila che tuttora mancano, il fondo presso la Fondazione Valsesia, ente filantropico Ets, è ancora aperto e l’Iban è sempre lo stesso: IT55 C060 8544 9000 0000 1001 092 Banca di Asti – Filiale di Varallo – causale “Tetto chiesa parrocchiale di Rossa”».

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