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A Cellio camminata partigiana sul sentiero di Nello

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A Cellio camminata partigiana sul sentiero “Nello Olivieri”. Una cinquantina da Valsesia e Cusio.

A Cellio camminata partigiana sul sentiero di Nello

Una cinquantina di partecipanti in tutto sabato pomeriggio, 28 agosto, ha percorso i sentieri della Resistenza per ricordare il comandante Nello Olivieri e il partigiano Aldo Chiara, uccisi dai nazifascisti il 27 agosto 1944.

La camminata sul “Sentiero Nello”, una tradizione che prosegue da 40 anni, ha ripercorso i luoghi dove agì la brigata guidata da Olivieri, in un itinerario che collega i versanti del Cusio e della Valsesia. La giornata è stata anche un’occasione per ricordare Wanda Canna nel centenario della nascita. La staffetta partigiana borgosesiana è scomparsa nel febbraio dello scorso anno.

Salita al Briasco

«È sempre un momento emozionante l’incontro tra Valsesia e Cusio – afferma il presidente dell’Anpi di Borgosesia, Alessandro Orsi -. Dalla Valsesia siamo saliti da Casagneia, mentre il gruppo cusiano da Boleto. Ringrazio il gruppo del rifugio Primatesta per l’accoglienza che ci riserva tutti gli anni, aprendo la struttura e cucinando».

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Il programma della giornata

Sabato le partenze erano alle 8 da Boleto e alle 9.30 da Castagneia, con ritrovo al monte Briasco per il pranzo (al sacco o in baita). Nel pomeriggio è stato tracciato un ricordo di Wanda Canna, e al rientro i partecipanti hanno fatto una sosta al cippo di Merlera dove, alle 17, si è tenuta la commemorazione di Olivieri e Chiara, a cura dello storico Alessandro Orsi, presidente dell’Anpi Borgosesia.

La camminata era promossa dai comitati provinciali e dalle sezioni territoriali dell’Anpi, insieme ai Comuni di Cellio con Breia e Madonna del Sasso, agli Istituti storici della Resistenza e al circolo Arci di Boleto.

La storia di Nello Olivieri

Il “Sentiero Nello” nasce per ricordare una delle figure più importanti della Resistenza, tra Valsesia e Cusio. Nato nel 1914 a Villafranca in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, Olivieri intraprende la carriera militare e diventa ufficiale. Entra nella Resistenza valsesiana nelle formazioni di Cino Moscatelli, con il compito di organizzare un gruppo di partigiani nella zona del Briasco.

La formazione guidata da Olivieri si distinse per disciplina, organizzazione e abilità, segnalandosi tra l’altro nei combattimenti ad Alzo e Gozzano, e nel bloccare l’avanzata tedesca sulla Cremosina. Morì il 27 agosto 1944 mentre organizzava un’azione contro il presidio nazifascista di Montrigone. Scendendo dall’alpe Cambocciolo, il gruppo venne sorpreso a Merlera da una pattuglia di nazifascisti. Colpito, Olivieri muore dissanguato, insieme ad Aldo Chiara che era tra i più stretti collaboratori.

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