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A Cossato un ambulatorio per curare il disturbo da gioco d’azzardo

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A Cossato un ambulatorio per curare il disturbo da gioco d’azzardo. Sarà attivo dal primo settembre.

Un ambulatorio per il disturbo da gioco d’azzardo

Dal primo settembre sarà attivo nella Casa della Salute di Cossato l’ambulatorio per il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo (DGA). Sarà operativo ogni mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18. Gli utenti potranno prenotarsi per una prima visita telefonando ai numeri 015.15159453 o 015.15159170.

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Gli operatori che vi saranno impiegati fanno parte dell’équipe del Ser.D. (servizio per le dipendenze patologiche) dell’Asl di Biella, diretto dal dottor Lorenzo Somaini e che dal 2004 si occupa anche del trattamento di questa tipologia di dipendenza. L’équipe sarà coordinata dalla dottoressa Loredana Acquadro (in foto), psicologa e psicoterapeuta.

Qual è la procedura utilizzata

Viene garantita una pronta accoglienza delle richieste dei singoli utenti e delle loro famiglie. L’accesso al servizio è diretto, senza necessità di richiesta medica. Il servizio avviene, ovviamente, nel rispetto della privacy e, ove richiesto, dell’anonimato. Il percorso ambulatoriale prevede inoltre un’articolazione in fasi e una valutazione multidisciplinare (medico, psicologo-psicoterapeuta, assistente sociale, educatore e infermiere).

Caratteristiche specifiche dell’intervento terapeutico

Al termine del percorso di valutazione multidisciplinare, l’équipe di esperti definirà il programma terapeutico integrato e personalizzato rivolto al giocatore e ai suoi familiari. Tale programma viene presentato e condiviso con il giocatore, e se possibile con i familiari di riferimento, e formalizzato tramite la compilazione e la firma della scheda prevista dalla cartella informatizzata (consenso informato).

Il trattamento si articola in una serie di interventi specifici e integrativi, adeguati al bisogno del giocatore e non necessariamente consequenziali:

  • colloqui motivazionali individuali e gruppi motivazionali;
  • psicoterapie (individuali, familiari e di gruppo);
  • valutazione di trattamenti farmacologici per comorbidità;
  • tutoraggio economico;
  • psico-educazione individuale e/o di gruppo;
  • counselling al giocatore e/o familiari;
  • attivazione di programmi terapeutici semiresidenziali e residenziali riconosciuti dal SSN;
  • attività di supporto sociale al paziente che comprendono sostegno alla gestione del debito, all’attività lavorativa, alla genitorialità e reperimento risorse ecc.;
  • attivazione di consulenze legali e/o finanziarie;
  • invio e collaborazione con associazioni di tutela economica (per esempio centri antiusura, micro credito, organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento-OCC);
  • invio e collaborazione con i gruppi di auto-aiuto;
  • orientamento e accompagnamento in percorsi di inserimento lavorativo terapeutico e socioriabilitativo;
  • ricorso all’attivazione della procedura di nomina dell’amministratore di sostegno;
  • presa in carico del solo famigliare qualora il giocatore non sia disponibile.

Quanto dura la cura?

La durata del percorso terapeutico può variare in base alla complessità clinica presentata e all’elevato rischio di ricadute, trattandosi di una dipendenza patologica. La conclusione del programma va quindi concordata nei tempi e nelle modalità con il giocatore/famigliari. Successivamente si procede alla chiusura della cartella informatizzata ad accesso protetto come previsto dalle apposite procedure.

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