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Addizionale Irpef più salata in Piemonte? Possibile aumento di 70 euro all’anno

Altre Regioni lo hanno già fatto, adottando un meccanismo di gradualità.

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Addizionale Irpef più salata in Piemonte? Possibile aumento di 70 euro all’anno. Altre Regioni lo hanno già fatto, adottando un meccanismo di gradualità.

Addizionale Irpef più salata in Piemonte? Possibile aumento di 70 euro all’anno

Potrebbe arrivare un nuovo giro di vite fiscale per i cittadini piemontesi: un ritocco all’addizionale Irpef regionale che, secondo le prime stime, potrebbe costare in media circa 70 euro in più all’anno per contribuente. Non è ancora certo, ma l’ipotesi è concreta e si sta facendo spazio nelle valutazioni della Giunta regionale guidata da Alberto Cirio.

A confermarlo, anche se con cautela, è stato l’assessore al bilancio Andrea Tronzano, intervenuto in commissione regionale. «Non vogliamo aumentare le tasse – ha ribadito – e stiamo lavorando per evitarlo. Ma ogni decisione sarà presa solo dopo l’esito della parifica della Corte dei Conti, attesa per il 16 luglio».

Una perdita da 150 milioni l’anno

Il nodo è tutto nella riforma dell’Irpef voluta dal governo nazionale, che riduce gli scaglioni da quattro a tre. Anche le Regioni, entro il 2028, dovranno adeguarsi. Per il Piemonte, però, l’allineamento significherebbe una perdita secca da circa 150 milioni di euro all’anno: un buco che a bilancio si fa sentire, soprattutto in una fase di incertezza economica.

Altre Regioni – tra cui Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Liguria e Molise – si sono già mosse: hanno ritoccato le aliquote, ma con criteri di progressività, salvaguardando i redditi più bassi. Il Piemonte potrebbe seguire lo stesso modello, accorpando gli scaglioni centrali: quello tra i 15.000 e i 28.000 euro (oggi al 2,13 per cento) e quello tra i 28.000 e i 50.000 euro (al 2,75 per cento). Nessun aumento, invece, per chi guadagna meno di 15.000 euro all’anno.

Decisione dopo l’estate?

Il possibile aumento dell’Irpef potrebbe arrivare già entro fine luglio, in occasione dell’assestamento di bilancio, oppure slittare a dopo la pausa estiva, con un intervento in autunno. Intanto, la macchina tecnica della ragioneria regionale è al lavoro per definire gli scenari.

Nel frattempo, i cittadini fanno i conti con l’ennesima ipotesi di rincaro. E anche se 70 euro all’anno possono sembrare pochi, in un periodo segnato da inflazione, caro-vita e spese crescenti, anche un piccolo aumento fa la differenza.

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