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Alpin dal Rosa ricordano i coristi che non ci sono più

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Alpin dal Rosa ricordano i coristi che non ci sono più

Alpin dal Rosa ricordano i coristi andati avanti con un Memoriale dedicato a loro.

Alpin dal Rosa, l’esordio del coro

Un evento dedicato agli alpini andati avanti: “Ciao Alpino te ne vai… io non ti scorderò… il canto degli amici in coro sarà per te…” «Così inizia il brano Ciao Alpino scritto e cantato dai coristi del Coro Alpin dal Rosa che ha aperto un pomeriggio speciale e inaspettato per tutti gli invitati nella sede sezionale a Roccapietra – riferisce Anna Martinoli -. E’ il 1994 e il coro della Sezione Valsesiana inizia il suo percorso di concerti in Italia e nel mondo, nel corso di questi 27 anni, con profonda tristezza, alcuni coristi sono saliti a creare un coro nel Paradiso di Cantore, non sono mai stati dimenticati anche perchè, al di là della fratellanza alpina, quanto si canta in un coro si crea un legame speciale con tutti gli appartenenti al gruppo perchè si deve lavorare in sintonia per raggiungere l’obiettivo di un canto armonico e così, tempo fa, a Mauro Pallone, nasce l’idea di fare qualcosa per avere di loro un ricordo tangibile e non solo nella memoria».

Il progetto

«Si sviluppa quindi il progetto di un memoriale, poi tutto si ferma per l’emergenza sanitaria, ma mai si accantona l’idea e appena la situazione si normalizza ecco che si arriva alla conclusione. Così è stato organizzato questo particolare pomeriggio con la partecipazione di tutti i coristi e delle famiglie dei coristi “andati avanti”, del Consiglio direttivo sezionale, dei capigruppo e dei coristi che nel corso degli anni, per motivi personali, hanno lasciato il coro. Non si è potuto far partecipare altri per evitare assembramento». Il Memoriale, un manufatto in legno opera di Roberto Chiara con la collaborazione di altri coristi, è formato da spazi contenenti le foto dei coristi che non ci sono più e, negli spazi liberi, lo stemma del coro con sfondi della Valsesia. «Solo un corista ha alle sue spalle la sede sezionale – precisa Martinoli -: Gianpiero Rotti, un uomo, un alpino che, del suo passaggio ha lasciato una traccia profonda come un solco. A lui è stato dedicato in questo pomeriggio, inaspettatamente ad opera del presidente sezionale Gianni Mora, il salone ove eravamo riuniti». 

I familiari

Nel corso della cerimonia sono stati chiamati i famigliari di Giorgio Grosso, Renato Dipietromaria, Giorgio Crotta, Sergio Battistolo, Ferruccio Dossi, Giovanni Frigiolini, Gianni Ronco, Giovanni Lazier, Giulio Gianina, Renzo Gugliermino, Luigi Sarasino, Aldo Macario, Maiolo Ferraris, Aldo Novarina, Giovanni Pastorello, Ugo Ranzani, Gianpiero Rotti, Remo Rovera, Vincenzo Scalone e Germano Gilardi e ad ognuno è stato consegnato uno stampato raffigurante la stessa foto presente sul memoriale a ricordo della giornata. Un pensiero e un augurio sono stati rivolti al maestro Romano Beggino che per tanti anni ha diretto il Coro, assente per motivi di salute. E’ stata inoltre consegnata la Targa di corista dell’anno 2020 a Guido Golvelli: «Il suo impegno per il coro è noto a tutti – puntualizza Martinoli – ma Guido ha dimostrato di essere una vera roccia vincendo la battaglia contro il Covid e ora ne ha un’altra da superare ma ne uscirà vincitore. Forza Guido siamo tutti con te».

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