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Alpini di Guardabosone festeggiano i 45 anni dalla ri-fondazione

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Il gruppo alpini di Guardabosone della Valsesiana ha festeggiato i 45 anni di fondazione. Domenica tutto il paese si è radunato per i festeggiamenti. E il parroco don Alberto Albertazzi ha voluto regalare una preghiera-poesia composta per l’occasione

Guardabosone ha celebrato gli alpini

Alla cerimonia il vice sindaco Enrica Caccia ha voluto ricordare l’impegno di coloro che si sono prodigati per portare avanti l’attività in questi anni. La cerimonia è proseguita con la posa della corona d’alloro ed è stata recitata, dall’alpino Dorino Locca, la preghiera dell’alpino. Il gruppo ha sfilato, accompagnato dalla fanfara sezionale, lungo le vie del paese con tutti i rappresentanti del gruppo, presente anche il vessillo sezionale scortato dai consiglieri Bruno Epis e Simone Zani, e con loro anche il presidente Gianni Mora. Erano poi presenti i gagliardetti dei gruppi di Doccio, Boccioleto, Cellio, Ailoche-Caprile, Gattinara, Campertogno, Pray Pianceri, Romagnano Sesia, Crevacuore e Vanzone-Isolella.

La preghiera di don Albertazzi

Don Alberto Albertazzi ha benedetto la corona d’alloro e recitato una sua poesia:

«Proteggi gran Dio, l’Italia ch’è nostra, seppur poco pio suo popol si mostra. Il covid feroce un po’ scende, un po’ sale, la triste sua voce è meno letale. Fragore di guerra da noi non lontano perturba la terra con far disumano. Tranquilli non siamo in questo momento. In vero temiamo un tragico evento. Tu solo puoi dare al mondo la pace: si deve pregare per l’uomo incapace. Inoltre l’arsura un po’ ci tormenta: la vita più dura non poco sgomenta. Ma ora ai caduti va il nostro pensiero: noi siam qui venuti con cuore sincero. Versato hanno il sangue per la nostra Italia che ora un po’ langue, ma sempre ci ammalia. Questa tiritera adesso finiamo con voce sincera: gran Dio ti amiamo. Amen».

Al termine della cerimonia commemorativa dei caduti, solennizzata dai brani interpretati dai musici della Fanfara, dopo il discorso di saluto del consigliere Epis e del capogruppo Villanova, tutti si sono recati in chiesa per la celebrazione della messa.

Pennone in regalo

Ma la giornata commemorativa di questo speciale compleanno ha avuto inizio con la cerimonia dell’alzabandiera nel cortile della sede, ed è un orgoglio per gli alpini perché a Guardabosone mancava un pennone per issare il tricolore ed ora, grazie al socio alpino, Pier Luigi Sartorio, che lo ha voluto donare in memoria dello zio alpino Mario Sartorio, anche in paese sventola la bandiera tricolore.

La giornata è proseguita al ristorante La Barrique per il pranzo. Durante la giornata non sono mancati i ringraziamenti: «In particolare agli alpini che, nel lontano 1934, hanno fondato il gruppo ed hanno poi affrontato gli anni bui della guerra; ma grazie a quegli alpini che hanno sempre serbato nel cuore il desiderio di veder rinascere il gruppo ma non hanno avuto modo di farlo ma hanno trasmesso a chi dopo di loro questo desiderio che, finalmente, nel 1977, è stato esaudito. E noi oggi siamo qui e proseguiamo il loro cammino con orgoglio e riconoscenza, sempre pronti a dare una mano a chi ha bisogno o per le esigenze del nostro paese. Grazie a tutti coloro che ci sono stati accanto in questa festa e ricordo e arrivederci alle prossime manifestazioni».

(Foto di Anna Martinoli)

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