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Anche due partigiani a Quarona per ricordare l’eccidio del 1944. LE FOTO
La corona d’alloro posata dai bersaglieri, l’orazione ufficiale di Luciano Guala, vicepresidente dell’Anpi di Biella
Anche due partigiani a Quarona per ricordare l’eccidio del 1944. Si è rinnovato l’altro giorno il ricordo delle cinque vittime del ponte della Pietà.
Anche due partigiani a Quarona per ricordare l’eccidio del 1944
Aldo Bordiga, Augusto Pesce, Gino Boccardo, Gino Francese e Vincenzo Lazzo vennero uccisi il 14 agosto 1944, impiccati dai nazifascisti come azione di rappresaglia: ai cinque è stato reso omaggio nel luogo della loro morte, con la cerimonia voluta dalla sezione quaronese dell’Anpi e dal Comune.
Tanti partecipanti alla commemorazione
In tanti hanno voluto essere presenti alla commemorazione, e tra le decine di persone intervenute c’erano anche due partigiani: Andes Cora, centenario quaronese della Strisciante Musati, e il novantasettenne Carlo Marchina di Curino, partigiano “Rolle” della 12° Nedo. Nei giorni scorsi al ponte della Pietà è tornato anche Giovanni Bloisi, il “ciclista della memoria”, che già era stato in visita al simbolo della memoria quaronese nel suo giro attraverso i luoghi che ricordano la Resistenza. A posare la corona d’alloro al monumento accanto al ponte sono stati i delegati dell’associazione bersaglieri.
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Il resoconto della giornata
Per la sezione Anpi Quarona, il resoconto di Maristella Sala: «In molti lunedì 14 agosto si sono ritrovati al ponte della Pietà per commemorare l’eccidio nazifascista del 1944. Presenti diversi rappresentanti delle amministrazioni comunali della zona, delle Anpi del Vercellese e Novarese, dei carabinieri, alpini e bersaglieri. In rappresentanza del Comune di Quarona, hanno presenziato il consigliere Eugenia Borzone e l’assessore Maria Rosaria Gallotta che ha invitato a riflettere sul dolore che ogni conflitto porta con sé e a guardare a quei valori che la lotta partigiana ci ha trasmesso: pace, solidarietà, libertà, tolleranza. Dopo la benedizione di don Matteo Borroni, l’orazione di Luciano Guala, vicepresidente dell’Anpi provinciale di Biella: dal tragico evento del 1944 l’oratore ha spostato l’attenzione sullo scandalo suscitato da parole, comportamenti, attività di numerose cariche istituzionali che tradiscono continuamente lo spirito antifascista e democratico della nostra Costituzione».
La posa della corona d’alloro e l’orazione ufficiale di Luciano Guala, vicepresidente dell’Anpi provinciale di Biella. Sotto, l’intervento di Giovanni Bloisi, il “ciclista della memoria”
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