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Apicoltrice di Maggiora premiata per il miele di acacia
Apicoltrice di Maggiora premiata per il miele di acacia. Ha soltanto quarantanni l’apicoltrice Agnese Tozzini di Maggiora che si è aggiudicata due gocce d’oro al concorso per la selezione dei migliori mieli di produzione nazionale, giunto alla 40 esima edizione, al quale hanno partecipato altri produttori di zona.
Apicoltrice di Maggiora premiata per il miele di acacia
Il premio è stato conferito a fine settembre alla giovane donna per il miele di acacia, prodotto da arnie collocate nel Vercellese. «A Maggiora ho fatto il secondo raccolto – racconta l’apicoltrice -, di solito si andava in montagna in Val Vigezzo, ma quest’anno siamo stati più vicini per non stressare ulteriormente le api, inoltre la fioritura in montagna non mi convinceva». E per il prossimo anno l’azienda agricola conta di presentare più categorie di mieli.
«E’ stato il primo anno che partecipo al concorso, spinta dai miei figli – racconta Tozzini -, ho visto la pubblicità sui giornali apistici. Il concorso “Tre gocce d’oro, grandi mieli d’Italia” è completo poiché racchiude 20 tipi di miele nazionale, acacia, millefiori e castagno, i più comuni delle nostre zone, fino agli agrumi, tipico del sud Italia.
Dal latte al miele
Il lavoro di apicoltrice, racconta Tozzini, è nato per caso: «Un amico di famiglia apicoltore mi ha trasmesso la passione per le api. La mia famiglia aveva un’attività agricola, sono figlia di coltivatori diretti, una vita scandita dai ritmi dalle stagioni. Dopo le scuole superiori mi sono dedicata alla famiglia e ho iniziato tardi a lavorare in ambito apistico, sono passata dal latte al miele».
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Un mestiere non facile
Un mestiere non facile, quello dell’apicoltore, non facile. «Tanti fattori influenzano il benessere delle api – dice Tozzini -, è difficile fare l’apicoltore, la passione non basta, bisogna essere aggiornati e confrontarsi coi colleghi e i tecnici apistici, serve l’esperienza per fare un buon lavoro. E’ molto impegnativo anche in termini di orario: si inizia la mattina prestissimo e si finisce la sera tardi. Ho iniziato ad avere le prime api nel 2016, fino al 2018 con 15 arnie, poi sono andata crescendo fino a 120 arnie. Il 2016 e 2017 sono state annate nere per gli apicoltori per motivi meteorologici, con una gelata che ha compromesso il raccolto dell’acacia. L’anno scorso è stato negativo, ma questo 2020 è iniziato bene, nonostante il clima avverso e trattamenti coi pesticidi che possono creare problemi alle api.
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