Tuttavia, il presidente Alberto Cirio ieri, giovedì 25 febbraio 2021, ci andava ancora con i piedi di piombo:

“Impossibile fare previsioni. Abbiamo trasmesso i dati al Ministero e oggi ci sarà il pre-report dal Comitato Tecnico Scientifico. Non ha senso avanzare ipotesi senza dati certi alla mano. Si rischierebbe solo di fare confusione”.

Ha invece ormai pochi dubbi l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi:

“Il passaggio in arancione per il Piemonte è fisiologico, dopo 4 settimane in zona gialla”.

Ma per avere la certezza del passaggio in arancione bisognerà però attendere oggi pomeriggio, quando la conferma ufficiale sarà sancita dal Comitato tecnico-scientifico e dal Ministero della Salute.

Numeri in aumento

Negli ultimi giorni i numeri relativi al Piemonte segnalano un aumento di contagi e ricoveri. L‘indice RT per la nostra regione è cresciuto e si attesterebbe, seppur di poco, sopra la soglia dell’uno. E questo sia per quanto riguarda l’Rt puntuale, 1.02, sia per quanto riguarda l’Rt medio, 1.03.

Sul fronte della pressione ospedaliera, anche qui si registra un lieve incremento dell’occupazione delle terapie Intensive (passata dal 22% al 23%) e la conferma del 33% di quella dei posti ordinari.

Le varianti

A preoccupare gli esperti sono ora le varianti del Covid: quella inglese e in misura minore anche la brasiliana e la sudafricana che lentamente stanno prendendo piede. Mentre in alcune zone d’Italia aumentano i lockdown locali con zone arancioni rafforzate e rosse, che lasciano intendere che la terza ondata è ormai arrivata, sono a rischio anche altre regioni.