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Auser Valsessera: viaggi verso ospedali sempre più lontani per colpa delle lunghe liste di attesa

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Auser Valsessera ha ripreso le attività dopo lo stop forzato: i volontari tornano ad accompagnare i pazienti. Ma spesso devono andare più lontano del previsto.

Auser Valsessera, le attività

Sono sempre al fianco di chi ha bisogno, con più di 70mila chilometri percorsi in un anno dai volontari dell’Auser Valsessera per portare anziani e ammalati in ospedale per visite, terapie e controlli. Dopo i lockdown dello scorso anno, dalla primavera l’attività dell’associazione è ripresa a pieno regime. I viaggi purtroppo si allungano, perché è sempre più difficile trovare un posto per le esigenze di salute.

Le liste di attesa

«In molti centri sanitari le liste di attesa sono lunghissime – conferma il presidente Paolo Chioso -. E così bisogna andare fino in Lombardia spesso per una visita. Disagi non tanto per noi volontari, quanto per l’utente che di solito ha un’età che supera gli 80 anni». Dopo la fine del periodo di emergenza si è registrato un boom di richieste per visite (in parte sospese nei mesi precedenti) e così inevitabilmente si sono formate lunghe liste di attesa.
«E se si vogliono evitare lunghe attese – riprende Chioso -, bisogna farsi un paio di centinaia di chilometri». Il presidente Auser aveva sollevato anche la questione della mancanza del geriatra: «L’unico disponibile era a Mondovì, ora sono riusciti a piazzare un geriatra almeno a Omegna, che richiede comunque un bel viaggio… Purtroppo il Vercellese rimane scoperto».

I volontari

Come accennato, l’Auser Valsessera è ripartita a pieno regime dopo la pandemia. «Abbiamo qualche volontario nuovo, quattro o cinque persone si sono aggiunte – spiega -. In totale siamo oggi 35 volontari. E per fortuna abbiamo nuove entrate che ci permettono di programmare al meglio l’attività e cercare di far fronte a tutte le richieste». Si viaggia ormai sui 30 trasporti settimanali, arrivando anche a cinque o sei al giorno.
I servizi finora sono stati 730 tra Valsessera e Valsesia, per un totale di 2230 ore impiegate, sono stati invece 850 gli utenti che hanno usufruito del servizio di trasporto. «Come sempre andiamo a coprire la zona della Valsessera – spiega ancora il presidente -, ma anche la Valsesia. Lavoriamo in convenzione con l’Unione montana Valsesia, quando i volontari della zona non ce la fanno arriviamo anche a raggiungere Rossa o Scopello per cercare di arrivare davvero ovunque. Non ci siamo mai tirati indietro anche grazie alla disposizione di mezzi».

Un supporto a tutto tondo

I volontari Auser Valsessera oltre ad accompagnare fino all’ospedale o alla clinica l’utente, lo assistono anche durante la visita, diventando un supporto importante. «Si riesce sempre a creare una certa sintonia – spiega Chioso – per far sentire il viaggio il meno pesante possibile. Si creano anche dei legami positivi con le persone».

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