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Auto Alan Ford creata con fusilli e materiali di recupero

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Auto Alan Ford, per crearla Marco Scarpanti ha utilizzato pasta, carta stagnola, legno e cartone. In passato aveva realizzato un modellino in scala della celeberrima “Topolino”

Auto Alan Ford riprodotta da un borgosesiano

Dopo aver creato un modellino in scala della celeberrima “Topolino”, il borgosesiano Marco Scarpanti ha riprodotto adesso un’altra vettura passata alla storia, benché mai esistita: l’auto guidata da Alan Ford, il personaggio più famoso del Gruppo Tnt, sgangherata banda di agenti segreti che a partire dal 1969 ha dato vita a uno dei fumetti più belli e divertenti mai usciti in edicola.

Una conferma nel campo del modellismo

Per poter creare l’automobile di Alan Ford questa volta Scarpanti si è limitato a utilizzare pasta, carta stagnola, legno e cartone. Per lui, una conferma nel campo del modellismo: «Dagli apprezzamenti che ho avuto la volta precedente, e dalle molte persone che mi hanno incoraggiato a non fermarmi, mi sono convinto a proseguire in ciò che mi sta piacendo proprio molto. E’ un hobby a tratti difficile ma sicuramente che porta ad avere molte soddisfazioni personali».

L’ultima creatura è nata quasi per caso

Questo nuovo modellino è nato quasi per caso: «Ho sempre letto i fumetti di Alan Ford – spiega -, a casa ne conservo ancora numerosi. Così un giorno, capitandomi per caso in mano proprio uno di questi fumetti, ho iniziato a disegnare l’auto». Ma non si è limitato al disegno: «Mi sono messo ancora alla prova: ho voluto provare a realizzare la sua macchina, quell’auto che nei fumetti Alan Ford era solito utilizzare insieme al suo amico fidato Bob Rock».

«Non volevo fare un clone del mio precedente lavoro»

L’idea iniziale di Marco Scarpanti, classe 1956 residente a Borgosesia, era quella di utilizzare nuovamente materiale di riciclo per realizzarla, poi lavori in corso l’idea è cambiata: «Non volevo che fosse un clone del mio precedente lavoro. Così ho deciso di creare la macchina limitandomi a soli pochi oggetti. Fondamentali questa volta sono stati i piccoli pezzi di carta stagnola, il legno per realizzare le porte e altri pezzi della macchina e il cartone per fare al base; inoltre ho usato anche la pasta, tipo fusilli per poter creare le valvole».

Gli sono serviti mesi di lavoro

Anche se di dimensioni inferiori rispetto alla “Topolino”, per far nascere la macchina di Alan Ford il tempo dedicato è stato superiore: «Ho voluto essere pignolo e curare proprio tutto nel minimo dettaglio – conclude Scarpanti -: prima di decidere di utilizzare la pasta modello fusilli per realizzare le valvole ho provato con moltissimi altri oggetti. E così è stato per tutta la vettura. Dopo due mesi di lavoro sono riuscito a completare la mia seconda opera di modellismo: una macchina lunga una trentina di centimetri e soprattutto molto leggera».

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