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Baltigati, in pensione il ristoratore “Tato”: «Grazie a tutti»

«Vi lascio in buone mani». L’attività andrà avanti con una nuova gestione

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Baltigati, in pensione il ristoratore “Tato”: «Grazie a tutti». Dopo quasi 17 anni passati tra il bancone e la cucina della storica trattoria di Baltigati a Soprana Pier Luigi Tommasini va in pensione.

Baltigati saluta il ristoratore “Tato”

Pier Luigi Tommasini, per tutti semplicemente “Tato”, ha voluto ringraziare i propri clienti con una lettera affissa fuori dall’attività e pubblicata sui social. La trattoria è diventata una istituzione a Soprana e non solo, tante cene dei coscritti, ma anche pranzi, cene e feste in questi anni di attività. E’ stata sempre un punto di riferimento importante per la comunità di Soprana, ma anche per i tanti clienti che hanno apprezzato i piatti della tradizione, ma anche ricette più ricercate.
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Una professione portata avanti con passione

“Tato” ha saputo sempre innovarsi, anche nel periodo Covid ha lavorato inserendo il servizio d’asporto che ha poi mantenuto anche una volta passata la pandemia. Arrivata l’età della pensione però ha deciso di fermarsi per dedicarsi alla sua famiglia. «Avrei voluto ringraziarvi tutti uno per uno, dirvi grazie per questi quasi 17 anni passati insieme – si legge nella lettera affissa fuori dal locale -. Grazie a voi abbiamo trascorso tanti momenti insieme. Grazie a mia moglie e a Valentino che hanno condiviso con me il mio lavoro con sacrificio e amore».

La gestione famigliare

Quella della trattoria è stata una gestione famigliare, oltre al servizio di ristorazione è stato proposto il servizio di bar e gelateria d’estate.
“Tato” a Soprana è diventato una istituzione. «Grazie a questa comunità che ci ha sempre sostenuto, anche nel momento del bisogno, quando il Covid ci dava poche possibilità di lavoro – prosegue la lettera del titolare -. Grazie alla cooperativa, dal presidente a tutti i suoi collaboratori con cui abbiamo sempre affrontato le situazioni in modo sereno. Se qualche volta non sono stato all’altezza delle aspettative non è mai stato per negligenza, ma “errare umano est”». L’attività proseguirà e non si fermerà: «Sono contento di lasciarvi in buone mani, Luca e Alessandra sapranno farsi valere e apprezzare».

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