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Bollette da incubo anche in albergo: in Valsesia il turismo teme di dover rincarare i prezzi già in autunno

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Bollette da incubo: il settore alberghiero lancia l’allarme per i rincari energetici in vista del periodo invernale.

Bollette da incubo

C’è preoccupazione tra albergatori e ristoratori della Valsesia in vista dell’inverno, per i continui aumenti della bolletta della luce e del gas. Già in estate hanno visto le bollette dell’energia aumentare a dismisura, ma ora c’è il periodo freddo da affrontare e il rischio è di vedere aumenti spropositati.
«Sicuramente si sta pensando già alla stagione invernale – interviene Marco Torri del Consorzio turistico Valsesia -. Se si va avanti così il costo dell’energia sarà una mazzata. Il problema è che se si va avanti in questa direzione non si potrà far altro che aumentare i costi del servizio». Torri porta un esempio pratico: «Per i bagni del campeggio che gestisco facevo un pieno di gasolio di 5400 euro, quest’estate a luglio ho fatto un pieno da 8400 euro Stiamo parlando di aumenti del 200 per cento. Sono soldi che da qualche parte dovranno rientrare».

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In inverno

La preoccupazione è soprattutto per l’inverno: «A dicembre con l’apertura della stagione sciistica e delle strutture invernali temo che assisteremo ad aumenti del ristoro e del soggiorno. Spero di essere smentito, ma se le cose stanno così bisognerà prepararsi a vedere aumenti. Di certo non si può tagliare il servizio, magari c’è chi metterà nel conto una voce in più dedicata appunto all’energia elettrica o al riscaldamento».
Anche per Torri siamo di fronte ad aumenti senza senso: «La guerra in Russia c’entra poco con l’aumento dell’energia elettrica che sta interessando tutta Europa. Noi l’energia elettrica la compriamo dalla Francia e non dalla Russia. O si riesce a calmierare i prezzi, altrimenti sarà un inverno duro per riscaldarsi e per far girare le strutture alberghiere e ricettive».

Le prime regole

Il Governo inizia a dettare la linea per affrontare l’autunno e l’inverno. Secondo alcuni i termosifoni non potranno più andare a pieno regime, si potrebbe tenerli spenti anche per due ore in più rispetto al passato e contenere la temperatura di due gradi nelle aree del Paese in cui il clima è più clemente. Ma anche su luce e gas bisognerà avere comportamenti virtuosi, per evitare bollette esorbitanti. Tutto chiaro, forse, nelle case, dove comunque rimarrà tutto in mano al buonsenso dei cittadini, ma cosa succederà in ristoranti e hotel? Si lasceranno i clienti al freddo dalle 19 di sera? Anche in montagna? Nelle camere degli alberghi in cui gli ospiti possono regolarsi la temperatura scatterà una sorta di “controllo”?.
Nel frattempo va ricordato che anche Federalberghi ha lanciato l’allarme sugli hotel stagionali che rischiano di chiudere.
Insomma dopo il lockdown sanitario legato al Covid, ora si passa a quello energetico. E il passo potrebbe essere breve e come al solito le spese ricadranno sul settore della ristorazione e del turismo, un settore che solo nell’ultimo periodo sembrava essersi finalmente ripreso ed essere tornato a lavorare.

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4 Commenti

1 Commento

  1. Pra

    13 Settembre 2022 at 14:10

    Gli albergatori attendono con trepidazione i consigli di Nonno Finanza roberto, famoso esperto mondiale di economia e risparmio.

  2. gaetano

    13 Settembre 2022 at 17:09

    ancora con queste bollette ? volete anche la mia bolletta ?
    cosi non rompete più

  3. luca

    13 Settembre 2022 at 19:18

    bravo , aumenta tutto e porta il caffè a 100€ cosi vengo io a venderti il caffè.
    ahahahaha

    • Pra

      14 Settembre 2022 at 8:05

      Nonno roberto, è inutile che ti firmi un altro modo, lo sappiamo che sei tu. Dai, dispensaci i tuoi impareggiabili consigli finanziari, dall’alto della tua pensione. Che simpatico vecchietto che sei. Ma la finanza l’hai imparata in terza elementare, che è l’ultima classe che hai frequentato? Tenero lui, nonnino.

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