Attualità
Borgosesia, addio ad Armando Alciato

Poeta e saggista, è morto a 96 anni. Fu tra i fondatori della Sellmat
La cultura valsesiana piange uno dei suoi maggiori esponenti. E’ morto Armando Alciato, poeta e saggista, attivo in diverse associazioni locali fra cui la sezione “Combattenti e reduci” a cui ha dedicato per anni il suo impegno. Aveva 96 anni ed era cavaliere della Repubblica. Il funerale è stato celebrato ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Borgosesia.
Discendente di una famiglia di origini biellesi, Alciato era nato il 6 dicembre 1920 a Strambino, in provincia di Torino. Combattè la Seconda guerra mondiale: chiamato alle armi a fine dicembre 1940, partecipò alla campagna di Tunisia nel 92° reggimento di fanteria della divisione Superga; prigioniero dei francesi, rimase per tre anni nel campo di Saida in Algeria. Congedato con il grado di maggiore, nel Dopoguerra, Alciato iniziò la propria esperienza lavorativa al lanificio Tonella di Pray, proseguita poi in campo imprenditoriale che lo ha portato fra l’altro a essere fra i fondatori della “Sellmat”, azienda con sede a Prato Sesia specializzata nel campo della distribuzione automatica di caffè e bevande.
Accanto all’attività dirigenziale, Alciato ha sempre coltivato un profondo interesse per la cultura. E’ stato autore di numerosi libri, pubblicati a partire dagli anni Ottanta: ha scritto soprattutto raccolte di poesie e saggi, ricevendo anche diversi premi e riconoscimenti in concorsi letterari. Fra le sue opere, si ricordano “Gioventù, stellette e dolori” e “Memorie di un prigioniero”, diari degli anni della guerra e della prigionia, “Rumor della sabbia” che raccoglie componimenti che vanno dal 1944 al 1988, e “Dentro i libri”, una sorta di itinerario nella lettura composto da venticinque fra articoli e saggi dedicati a opere di autori celebri da Italo Calvino a Dino Campana, da Blaise Pascal e Primo Levi.
Attivo nell’associazionismo, Alciato è stato socio della Società valsesiana di cultura e della Società di conservazione delle opere d’arte della Valsesia e presidente (nel biennio 1995-1996) del Rotary club Valsesia. In particolar modo è stato legato all’associazione Combattenti e reduci, di cui per quasi quindici anni ha ricoperto il ruolo di presidente della sezione di Borgosesia e Valduggia, caratterizzando il suo mandato con l’istituzione di una borsa di studio a premiare uno studente diplomato con il massimo dei voti nelle scuole valsesiane.
Il 2 giugno di quattro anni fa aveva ricevuto il cavalierato della Repubblica. L’uomo ha lasciato I figli Paolo e Marina.
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