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Borgosesia distrutta una cappella della Via Crucis | LE FOTO

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Borgosesia distrutta una cappella della Via Crucis. La cappella, la numero 6, non esiste più. Lo stesso sentiero, molto frequentato e apprezzato dagli escursionisti, è segnato dalla caduta di altri alberi di grosse dimensioni.

Borgosesia distrutta una cappella della Via Crucis

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La cappella distrutta è una di quelle (insieme alla prima, subito all’uscita dalla frazione) che venne sottoposta a lavori di consolidamento del 2005 dai volontari della commissione “Montagna antica montagna da salvare” del Cai Varallo. Un intervento a cui era seguito il restauro conservativo della parte muraria di tutte le altre stazioni della Via Crucis.
I lavori iniziarono il 25 luglio 2004 per concludersi nell’autunno 2006.

Lavori

«Le cappelle, che risalgono al 1700, furono ridipinte nel 1834 dal pittore Velatta di Carega e nel 1930 da Giuseppe Braziano nativo di Bastia di Borgosesia – ricordano i referenti della commissione -, ma nel tempo gli affreschi sono diventati quasi tutti illeggibili e tali sono ancora oggi, poiché qualsiasi intervento di natura pittorica esula dalle nostre competenze. Per l’incuria, atti di vandalismo ed elementi atmosferici, erano visibilmente molto danneggiate anche nella parte architettonica e strutturale e a questi aspetti specifici mirava il progetto. Gli interventi hanno riguardato il consolidamento della base di appoggio a terra di ogni singola costruzione, la sostituzione dei coppi con antiche beole, l’asportazione di precedenti intonacature cementizie di inizio ‘900, rifacimenti di fronti, capitelli e colonne, prestando attenzione a non manomettere le poche parti in affresco ancora esistenti. A tutto questo si sono aggiunti canaletti di scolo».  L’inaugurazione del restauro conservativo avvenne a fine ottobre del 2006. Vi parteciparono circa trecento persone, a testimoniare l’importanza dell’appuntamento.

Crolli

La Via Crucis conduce alla sommità del colle dove sorge la chiesa e la cappella di San Gregorio, quest’ultima oggetto l’estate dello scorso anno di un intervento sempre curato da “Montagna antica montagna da salvare” per consolidare il tetto e preservare dalle infiltrazioni l’affresco raffigurante la Messa di San Gregorio risalente al 1404.
Ora il crollo della cappella: «Siamo stati coinvolti emotivamente dall’accaduto – è il pensiero dei componenti della commissione Cai -. Purtroppo abbiamo avuto la conferma, come si temeva, che anche le cappelle della Via Crucis di Vanzone corrono il rischio di scomparire. Di per sé non desterebbero preoccupazione, perché sono state consolidate, ma la vicinanza di molti alberi suscita non poche perplessità. Si può fare qualcosa? Siamo ancora in tempo?».

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