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Borgosesia ospedale Covid assieme ad altri 15: la decisione della Regione

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Borgosesia ospedale Covid assieme ad altri 15: la decisione della Regione. Per le emergenze resta aperto h24 un punto di primo intervento.

Borgosesia ospedale Covid assieme ad altri 15: la decisione della Regione

In Piemonte 16 ospedali diventano ufficialmente centri Covid. E tra questi, per la provincia di Vercelli, c’è il “Santi Pietro e Paolo” di Borgosesia. Alla luce della necessità crescente di posti di ricovero e al fine di destinare ai pazienti Covid strutture ospedaliere dedicate, l’Unità di crisi ha infatti dato questa disposizione di convertire i presidi ospedalieri.

Ecco i 16 centri Covid e che cosa cambia

Ecco i centri Covid. A Torino l’ospedale Martini (con chiusura del pronto soccorso) e parzialmente il Cto (con conversione della medicina del lavoro, parte della rianimazione e dell’ortopedia) mentre in provincia di Torino il “San Luigi” di Orbassano (con una conversione del 50 per cento  dei posti letto e Dea aperto) e gli ospedali di Venaria, Giaveno, Cuorgnè, Lanzo e Carmagnola. Nel Cuneese gli ospedali di Saluzzo e Ceva, in provincia di Alessandria la Clinica Salus e l’ospedale di Tortona, in provincia di Asti l’ospedale di Nizza Monferrato, nel Novarese l’ospedale di Galliate, nel Vercellese quello di Borgosesia (con punto di primo intervento aperto h24) e nel Vco il presidio di Omegna.
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“Scelta difficile ma inevitabile”

«È una scelta difficile, ma inevitabile, per riuscire a fronteggiare la necessità crescente di posti Covid e dare una risposta immediata che decongestioni i nostri pronto soccorso – spiega l’assessore regionale alla sanità, Luigi Genesio Icardi -. La conversione di questi presidi ci consente di destinare ai pazienti Covid dei percorsi ospedalieri completamente dedicati e separati da quelli dei pazienti non Covid. Il sistema sanitario piemontese sta facendo lo sforzo massimo per potenziare il più possibile l’intera rete ospedaliera e territoriale, che l’evoluzione della pandemia sta mettendo a dura prova in tutto il nostro Paese».
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