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Borgosesia ricorda Cornelio Chiappaloni, imprenditore morto a 87 anni

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Borgosesia ricorda uno dei suoi storici imprenditori: Cornelio Chiappaloni si è spento a 87 anni.

Borgosesia ricorda Cornelio

In casa era un marito e un papà affettuoso. Al lavoro non un capo ma un leader. Borgosesia ha dovuto dire addio a Cornelio Chiappaloni. Aveva 87 anni e abitava a San Grato di Montrigone. Nato a Isolella il 12 ottobre 1931, ancora bambino si era trasferito con la famiglia ad Aranco. Dal matrimonio con Natalina Velatta, celebrato il 7 maggio 1961, sono nati i figli Giovanni, Paolo, Michela e Cristina. Facendo parte di una famiglia di origine molto numerosa (aveva quatto fratelli, Giovanna, Tino, Nando e Rita), aveva iniziato a lavorare molto presto. Fu nel 1959 che decise di mettersi in proprio, aprendo a Montrigone un’officina di cromature per rubinetterie. Solo pochi anni dopo l’officina divenne una ditta con numerosi dipendenti in via San Grato, che si occupava, oltre che di cromature, anche della pulitura e verniciatura di rubinetteria; l’azienda si è infine trasferita a Crevacuore agli inizi degli anni ’90.

Passione per il lavoro

Chiappaloni amava il suo lavoro, e cercava di trasmettere la passione ai suoi dipendenti: «Trascorreva le giornate con il grembiule – spiegano i familiari – e lavorava sempre insieme ai dipendenti, voleva essere uno di loro, non il loro “capo”. Era soddisfatto quando si sentivano inseriti in una grande famiglia».
Sebbene il lavoro sia stato per Cornelio Chiappaloni un aspetto molto importante, non era nulla in confronto alla sua famiglia: «Papà ha sempre fatto tutto pensando a noi – lo ricordano i figli -: è stato un papà serio, ma sempre presente e disponibile. Abbiamo sempre potuto contare su di lui, anche se eravamo in quattro e di diverse età, aveva sempre il consiglio adatto per ciascuno di noi, e aveva una soluzione per tutto. Nonostante il lavoro, sapeva trovare il tempo da dedicare a noi e alla mamma».

Per Aranco

Nato a Isolella, è stato ad Aranco che Chiappaloni è cresciuto e ha trascorso la gioventù: «Ha sempre amato Aranco – continuano i figli -, in particolare il rione Trione, detto il Maniero: lì aveva instaurato amicizie che sono durate tutta la vita. Ci ha sempre raccontato che quando era ragazzino giocava al Gabbio e con i suoi amici nuotava in Sesia. Per i suoi amici, papà è sempre stato “al moro d’an n’Aranc”».
Raggiunta la pensione, Chiappaloni ha potuto dedicarsi alla casa di Carega dov’era solito trascorrere le vacanze e i giorni di festa. Con la moglie, i figli e il fratello Tino, Chiappaloni ha lasciato i nipoti Beatrice, Filippo, Lucrezia, Sofia, Camilla, Carlotta, Mario e Anna.

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