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Borgosesia ricorda il dottor Rosazza: impegno tra Valsesia e Africa

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Borgosesia ricorda Roberto Rosazza: il medico nutrizionista era impegnato in un importante progetto contro la malnutrizione in Tanzania.

Borgosesia ricorda il dottor Rosazza

Due comunità molto lontane, unite nel cordoglio: la Valsesia e la Tanzania piangono l’improvvisa scomparsa di Roberto Rosazza, medico nutrizionista di Borgosesia. Professionista molto apprezzato, accanto alla sua attività che esercitava in frazione Agnona, da tempo si dedicava con la moglie Anna a un progetto nutrizionale per le popolazioni della Tanzania curato dall’Università internazionale della Pace. Rosazza aveva 62 anni e abitava ad Agnona, in piazza San Michele, dove ha sede anche lo studio medico. Negli anni, a lui si sono rivolte centinaia di persone per farsi indicare una dettagliata dieta per risolvere disturbi alimentari o con l’obiettivo di rimettersi in forma.

Borgosesia ricorda

L’impegno in Africa

La competenza professionale del medico borgosesiano era richiesta da più parti, ma lui aveva voluto indirizzarla soprattutto su un aspetto solidale dopo essere entrato in contatto con la drammatica realtà di uno dei Paesi africani più poveri. Tutto era cominciato nel 1985, quando Rosazza e la moglie avviarono un lavoro volontario di medico e infermiera nei villaggi del distretto di Kongwa in Tanzania, in piena savana africana. Nel corso degli anni, alle prime attività sanitarie (vaccinazioni, igiene ambientale, educazione sanitaria) il progetto è passato a promuovere iniziative più strutturate, sia di prevenzione che di cura della malnutrizione. Tutto sotto l’egida dell’Università internazionale della Pace, con sede a Cuneo, fondata da don Aldo Benevelli.

Contro la malnutrizione

Il progetto aveva ripreso vigore nel 2006, e da allora i viaggi del medico nel Paese africano erano diventati annuali. Con un obiettivo: trovare una soluzione al problema della malnutrizione neonatale e della mortalità infantile. E gli strumenti erano integratori alimentari prodotti con ingredienti locali che andassero a colmare le necessità nutrizionali. Così, sono nati il Multimix (a base di farina di riso e miglio, e altri alimenti trasformati in farine) e la crema Karasali a base di miele, arachidi, sesamo e frutto del baobab. Prodotti distribuiti gratuitamente alle famiglie più povere. Con l’impegno dei coniugi Rosazza il progetto si è ampliato e attualmente serve ventuno villaggi, ognuno dei quali può contare sulla presenza di due operatori sanitari. Il funerale di Roberto Rosazza è stato celebrato lunedì mattina nella chiesa parrocchiale di Agnona. Con la moglie Anna, ha lasciato le figlie Rehema, Elizabeth e Martina, la mamma Wally e la sorella Simonetta.

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