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Borgosesia ricorda Mariattilia Zenone, anima di frazione Orolongo

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Borgosesia ricorda Mariattilia Zenone, donna generosa e conosciutissima in frazione, morta qualche giorno fa a 82 anni.

Lutto a Orlongo per Mariattilia Zenone

Si sono celebrati martedì 6 settembre a Ferruta i funerali di Mariattilia Zenone, con la partecipazione di tantissime persone, provenienti da Borgosesia e dalle frazioni vicine ad Orlongo, che avevano conosciuto e apprezzato la bontà della “Tillia”.

La lettera di un amico

«Quanti ricordi ho di Mariattilia, ultima rappresentante di una generazione di orlonghesi che conoscevano tutto del proprio paese.

Era nata nel 1940 e per tutta la sua vita aveva lavorato alla Samit, nota fabbrica di tappeti di Borgosesia. Purtroppo l’azienda entrò in crisi e lei fu costretta a molti anni di cassa integrazione; partecipò anche alla cooperativa che riprese l’attività della Samit, fino alla pensione.

Ad Orlongo viveva nella modesta casa dei genitori, accanto ai cugini Cichin e Madlenin; e tutti noi, appena arrivavamo ad Orlongo, salivamo dalla “Tillia” per un saluto. Lei ricambiava sempre con un sorriso e a volte scendeva a casa nostra per un pranzo o una cena in compagnia.

Aveva anche avuto una lunga storia sentimentale con il Celso di Gattinara, un bravo muratore con la passione per la caccia e che per molti mesi lavorava all’estero; ricordo che saliva a trovarla tutte le domeniche sera e a volte partecipava alle festose cene. Poi il Celso si ammalò gravemente e come con tutti Mariattilia lo curò con dedizione e affetto».

Personalità benevola e generosa

«Sempre disponibile con tutti, prima di scendere a Borgosesia raccoglieva le commissioni dei pochi abitanti e dei villeggianti e acquistava a chi il pane, a chi le medicine o il giornale. Se qualcuno aveva un problema ed era malato era sempre lei che si premurava di seguirlo e aiutarlo nella quotidianità.

Partecipava e si prodigava nell’organizzare tutte le iniziative che si facevano in quegli anni: ricordo la cena annuale in piazza, la festa di San Biagio a febbraio, la castagnata e la festa di San Grato con gli “Amici della Montagna”, sempre presente e attiva a ogni evento con il gagliardetto del “Circolo Alpinistico Orlonghese” fondato da don Luigi Ravelli nel 1926, del quale suo papà era stato l’ultimo segretario».

Le perdite di memoria negli ultimi anni

«Negli ultimi anni ha avuto alcuni problemi di salute con continue perdite di memoria. Non si ricordava di prendere le medicine e molte volte saltava i pasti. Sono allora intervenuti i suoi cugini Bussone, la Renza e il Carlo, che l’hanno accolta nella loro casa a Sostegno, curandola con grande dedizione e affetto.

“Quando muoio mi sotterrerete a Lurell (il luogo ove c’è il camposanto di Ferruta) con la testa fuori, così risparmierete sulla fotografia” ci diceva sempre scherzando. Ormai assente per la malattia, la immagino venerdì scorso mettersi al volante della sua mitica Panda verde e salire nell’ultimo viaggio fino in Paradiso. Legru ben ben, Tillia».

Pierluigi Ravelli

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