Attualità
Borgosesia, vandali a scuola: tutti “tassati” di 50 centesimi
Borgosesia, vandali a scuola, il consiglio di istituto decide che tutti dovranno versare 50 centesimi. «È un messaggio educativo: un brutto episodio diventi occasione di crescita»
Borgosesia, vandali alla scuola media
Un vandalismo ai bagni delle scuole medie e tutti gli alunni, dalla scuola dell’infanzia alla media, verseranno 50 centesimi per ripagare i danni. Il resto del denaro raccolto sarà devoluto in beneficenza.
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Una reazione “comunitaria”
«La scuola è una comunità, ed è giusto che reagisca da comunità. Così trasformiamo un fatto negativo in un’occasione di crescita, dimostrando a Borgosesia che sappiamo essere responsabili e migliori di come certi episodi possono far sembrare».
Questo il concetto che ha portato il consiglio dell’istituto comprensivo cittadino a decidere di far pagare a tutti gli alunni, dalla scuola dell’infanzia alla media, 50 centesimi per ripagare i danni di un vandalismo. Una scelta che ha però diviso le famiglie.
Diversi genitori disapprovano la decisione di generalizzare le responsabilità, imputabili invece a pochi studenti.
Rotti tre rubinetti
Il fatto che ha generato la decisione del consiglio d’istituto è la rottura di tre rubinetti nei bagni maschili della scuola media di via Marconi, danneggiati da studenti rimasti ignoti. E non era nemmeno la prima volta.
I bagni già presi di mira in precedenza
«Era già accaduto a settembre – conferma la dirigente scolastica Sabina Stufano – ed è successo di nuovo pochi giorni fa. Tra l’altro la scuola si è appena accollata il costo di una riparazione effettuata dal Comune agli scarichi dei servizi igienici rimasti intasati per oggetti e materiali che erano stati gettati all’interno. Ovviamente, per la privacy, non è possibile controllare cosa fanno i ragazzi all’interno dei bagni, e quindi questi episodi restano senza responsabili».
Parte della somma in beneficienza
Saranno gli studenti a raccogliere la somma e consegnarla ai rappresentanti dei genitori, che provvederanno all’acquisto dei rubinetti divelti.
Il resto del denaro raccolto sarà devoluto in beneficenza alla Casa della mamma e del bambino di Valbusaga.
«In questo modo si è voluto andare oltre al solo rimborso del danno – evidenzia la dirigente –. È una sorta di risarcimento verso la città di Borgosesia. Gli studenti faranno capire di non essere quelli che compiono azioni vandaliche, al contrario di dimostrare di essere migliori, responsabili, di trarre il meglio anche dagli episodi negativi».
Disponibile a incontrare le famiglie
E ai genitori che (scrivendo sui social) si sono dimostrati perplessi, se non critici, alla scelta del consiglio d’istituto, la dirigente lancia un invito.
«La mia porta è sempre aperta alle famiglie – conclude Stufano –, vengano a scuola, a parlarmi, a esporre le loro considerazioni. Il confronto è sicuramente la via migliore per una crescita comune».
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mago biricchino
16 Dicembre 2021 at 22:51
moltiplicatelo x 3 i 0,50 centesimi cosi serve x far tacere i genitori, perchè x 3 ? perche ogni alunno ha un genitore mamma e papà, e cosi si rendono responsabili anche loro !!!!!!!!
e vedrà come brilla la scuola
ahahaha
Mario Doddo
17 Dicembre 2021 at 17:07
Assolutamente favorevole a fare pagare tutti, i ragazzini di oggi sono dei disperati per diretta estensione della scarsa educazione che gli forniscono i genitori e di un sistema molle e permissivo che lega le mani degli insegnanti. Le precedenti generazioni erano molto più consapevoli che fare i cretini a scuola significava incorrere non solo nelle ire (giuste) degli insegnanti, ma a casa la dose veniva rincarata (più che giustamente) dai genitori.
Al giorno d’oggi si assiste impotenti agli assalti fisici e verbali di torme di ragazzini che non hanno educazione e rispetto e dietro i quali ci sono genitori ancora più molli e disinteressati, pronti a difendere anche con la forza i loro “pargoli” contro gli insegnanti.
Ragazzini maleducati di oggi che saranno pessimi adulti di domani.
mago biricchino
17 Dicembre 2021 at 20:57
parole sante !!!!!!!
e se nei periodi di riposo li impegnerebbero alla scoperta dei valori di lavori passati e futuri x farli capire quale sarà il loro futuro, crescerebbero più responsabili, ma se lo sanno le mamme, si oppongono perchè e fruttamento ! ( sarà fruttamento di malattia mentale che gli crescono nel cervello , basta ascoltarli di cosa dicono )
che noia che barba
17 Dicembre 2021 at 21:01
e toglieteli di mano i cellulari che crescono meglio, il cell. va usato come la patente a 18 anni che capiscono un pochino ( almeno ) sennò quando arrivano a 20anni non vedono neanche la realtà della vita che si beccano