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Brava a scuola e impegnata col volontariato: premio bontà a 18 anni
Martina Scopel è di Ailoche: è una delle quattro persone che hanno ricevuto il riconoscimento dalla Croce rossa.
Brava a scuola e impegnata col volontariato: premio bontà a 18 anni. Martina Scopel è di Ailoche: è una delle quattro persone che hanno ricevuto il riconoscimento dalla Croce rossa.
Brava a scuola e impegnata col volontariato: premio bontà a 18 anni
E’ la classica studentessa modello, quella che tutti i prof vorrebbero avere. Ma anche una ragazza dal cuore d’oro che si dedica al volontariato nel suo territorio. Per questi motivi Martina Scopel, 18 anni di Ailoche, è stata tra coloro che nelle settimane scorse hanno ricevuto il Premio della bontà istituito dalla Croce rossa di Borgosesia in memoria di Elena Nathan Loro Piana.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a donne (salvo rare eccezioni “maschili”) che si sono distinte per il loro impegno in ambito sociale. Il premio viene assegnato da una commissione che verifica le segnalazioni arrivate dal territorio.
Segnalata dalla sorella
«Sinceramente non mi sarei mai aspettata di ricevere il premio – racconta Martina -. Ho in seguito saputo che tutto è partito da mia sorella che ha presentato la mia “candidatura” alla Croce rossa. La ringrazio».
Martina è davvero una risorsa per la comunità. «Ho iniziato un paio d’anni fa ad avvicinarmi all’Auser Valsessera e all’associazione “La zattera”, sempre operante in Valsessera – racconta -. Tra le altre cose, ho dato un aiuto ad alcuni ragazzini delle scuole medie di Crevacuore a fare i compiti, mentre in estate ho offerto supporto ad una studentessa peruviana. Con la “Zattera” ho dato il mio contributo per lo smistamento della merce e l’accoglienza nel negozio solidale Bibì di Crevacuore, il primo esercizio commerciale di baratto per bimbi e ragazzi. Due esperienze uniche che mi stanno piacendo molto».
“Dare il tempo agli altri mi fa stare bene”
Fare del bene nei confronti di chi è bisognoso è diventato uno dei fili conduttori della vita di Martina. «Penso che non smetterò mai di trovare il tempo per aiutare gli altri – evidenzia -: è una avventura che mi ha dato e mi sta dando davvero tanto. Vedere che le persone sono felici grazie ad un mio gesto, regala anche a me una grande gioia».
La giovane valsesserina si è avvicinata alle associazioni solidali durante il suo percorso di crescita formativa. «La nostra scuola propone tante attività che ci danno modo di conoscere realtà attive sul territorio. Ho avuto così modo di conoscere l’Auser e in un secondo momento la Zattera».
Obiettivo: diventare tecnico di riabilitazione psichiatrica
Ma la 18enne, oltre al volontariato sociale, non dimentica gli studi. «Attualmente frequento la quinta all’Istituto Bona, nell’indirizzo servizi per la sanità e l’assistenza sociale – conclude -. Per il futuro avrei piacere di iscrivermi all’università e seguire il percorso di professioni sanitarie, specializzandomi come tecnico di riabilitazione psichiatrica. Sarà un percorso che richiederà sicuramente un bell’impegno, ci proverò».
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