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Buco nel cuore riparato senza tagli: cardiologia Vercelli all’avanguardia

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Buco nel cuore riparato senza tagli: reparto cardiologia di Vercelli all’avanguardia.

Buco nel cuore riparato senza tagli

In medicina, con gergo tecnico, si chiama chiusura del Pfo (pervietà del forame ovale), ed è stato eseguito su persone che avevano avuto un ictus cerebrale di natura cardioembolica. Si tratta di un nuovo intervento all’avanguardia per la cardiologia interventistica di Vercelli. Sono già a casa i due pazienti, un uomo e una donna, che nei giorni scorsi hanno subito questo particolare intervento per la chiusura di un foro presente nel cuore.

Strumento di ultimissima generazione

L’intervento è stato eseguito nella nuova sala di emodinamica, da tutta l’équipe di emodinamisti con il supporto degli ecografisti che hanno utilizzato il nuovo ecografo di ultimissima generazione. Questo strumento consente infatti una ricostruzione tridimensionale delle strutture cardiache in tempo reale, facilitando la visione e il lavoro dell’interventista.

Poco invasivo e meno farmaci

«Grazie a questa tecnica – spiega il dottor Fabrizio Ugo, responsabile dell’emodinamica – la sutura diretta del setto avviene per via percutanea in modalità poco invasiva evitando l’intervento di cardiochirurgia e l’assunzione di farmaci antiaggreganti per i mesi successivi all’intervento».

Intervento all’avanguardia

«Si tratta dei primi casi effettuati con questa tecnica in Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta – sottolinea il dottore Francesco Rametta, di Borgosesia, direttore della cardiologia dell’Asl di Vercelli -. Un ulteriore tassello nel programma di attività che abbiamo portato avanti per qualificare sempre più la nostra cardiologia e fare in modo che i cittadini possano trovare a Vercelli la risposta migliore alle loro esigenze di salute. Un risultato che attesta l’alto livello di specializzazione e professionalità del team presente oggi presso la cardiologia di Vercelli».

Pazienti dimessi il giorno seguente

Come accennato, i pazienti stanno bene e sono stati dimessi dopo un giorno di degenza. Da ricordare che nel mese di gennaio un paziente di Borgosesia fu salvato in cardiologia a Vercelli grazie all’innesto di una micropompa nel cuore. Anche questo era stato un intervento innovativo con strumenti all’avanguardia.

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