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Cabinovia Romanina-Bielmonte: la Regione accelera, il Comune frena

«L’opera prevista non è parte di un piano di sviluppo strategico della montagna o del turismo»

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Cabinovia Romanina-Bielmonte: la Regione accelera, il Comune frena. Valdilana è “dubbiosa” sul progetto che l’ente piemontese vuole portare avanti.

Cabinovia Romanina-Biemonte

«È un’opera – spiega il consigliere Michele Mosca – condivisa con il territorio in cui crede anche la Regione per andare a potenziare il turismo della nostra montagna. L’impianto di arroccamento permetterà di rendere la stazione di Bielmonte ancora più appetibile».
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Si tratta di un intervento da 20 milioni di euro per realizzare una telecabina che porti sciatori e turisti fino a Bielmonte senza dover passare dalla Panoramica Zegna. Si parla di un impianto che avrebbe dagli otto ai dieci posti a sedere. Un risparmio di 40 minuti di strada di montagna. I comuni di Piatto e Veglio hanno incassato i primi 300 mila euro utili per la progettazione grazie ai fondi del Pnrr. «È un progetto presentato al Pnrr – riprende Mosca – proprio per cercare i soldi necessari per avviare l’opera. In autunno ci aggiorneremo sperando che arrivino buone notizie».

La posizione di Valdilana

Sulla questione il Comune di Valdilana prende posizione frenando l’entusiasmo mostrato dal consigliere regionale.

«Durante l’incontro della settimana scorsa avvenuto a Bielmonte con la partecipazione del vice presidente della Regione Carosso ed del consigliere Mosca, non si è parlato del progetto della funivia Veglio Bielmonte, o per lo meno non ne hanno parlato con il sottoscritto, presente all’incontro invitato dal consigliere Regionale – spiega il sindaco di Valdilana Mario Carli che era stato tirato i ballo sui social -. Gli articoli inerenti l’argomento  parlano del progetto della funivia e creano confusione tra ruoli e alimentano contrapposizioni tra sostenitori o meno del progetto, il cui studio è finanziato con fondi Pnrr. Credo sia stata importante la presenza dell’amministrazione regionale sul nostro territorio, per visitare un’ area poco conosciuta e periferica rispetto al resto del Piemonte , ma ricca di risorse naturali ambientali e socio culturali».

Per quanto riguarda il collegamento Romanina-Bielmonte, il sindaco di Valdilana Mario Carli parla di progetto non condiviso con il territorio. «Per quanto concerne la funivia credo che, come già sostenuto nelle sedi opportune (Consiglio dell’Unione del Biellese orientale), l’opera prevista non è parte di un piano di sviluppo strategico della montagna o del turismo, poiché non nasce da una condivisione territoriale. Fa parte, a mio avviso, di una visione concettuale che antepone le iniziative, le azioni al pensiero, non affrontando complessivamente la complessità delle questioni e senza porsi obiettivi a medio – lungo termine».

L’opinine del sindaco

Sull’opera però non si espone: «Non ho elementi per esprimere giudizi di merito. Mancano tutte le analisi (ambientali, dati, stime, previsioni) necessarie affinché le amministrazioni locali possano valutare situazioni, possibilità e prospettive. Dal mio punto di vista credo che l’unico ente in grado di fare questo lavoro di collaborazione e condivisione con le singole realtà amministrative locali sia l’Unione dei comuni, che non risulta sia stata coinvolta in modo significativo. Alla luce di quanto esposto diventa impossibile avvallare tali progettualità».

La posizione di Chilò

Sulla questione interviene anche il consigliere comunale Fulvio Chilò: «Personalmente il collegamento dalla Romanina a Bielmonte lo trovo assurdo. E’ un’opera che prevede un alto impatto ambientale, per di più togliendo il traffico dalla Panoramica Zegna vorrebbe dire andare a colpire economicamente anche le tante attività di ristorazione che hanno aperto in questi ultimi anni. Bielmonte e la zona dell’Oasi vanno valorizzati per quello che sono, un ambiente fantastico e naturale». E torna a rispolverare un cavallo di battaglia: «Sarebbe forse meglio pensare di attivare un servizio navetta tra Bocchetto Sessera e Mera, un’operazione che non comporterebbe spese e che permetterebbe di sviluppare il nostro territorio».

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8 Commenti

1 Commento

  1. alessandro belviso

    22 Agosto 2023 at 14:45

    l unica cosa di appetibile per la dx sono i milioni sul piatto (è il caso di dirlo) mentre per Oropa sperano nei benefattori privati

  2. Ardmando

    23 Agosto 2023 at 8:01

    E siamo alle solite. Quando c’è la possibilità di investire sul territorio, sindaci incapaci si arrogano il diritto di fare affermazioni che non condivide nessuno, solo in forza di improbabili ripicche politiche. Ma è giusto così, il Biellese si merita l’inefficienza e l’isolamento che ha imparato in anni di malgoverno e amministrazioni di sinistra o di ridicole “liste civiche” che sono i partiti dei poveri e dei disperati. E’ grazie a questi ridicoli battibecchi e al continuo preoccuparsi per “impatti ambientali” che vedono solo sulla carta, che molte opere non vengono realizzate. Sto aspettando al varco gli asini ambientalisti che prima o poi inizieranno a lamentarsi degli impatti ambientali relativi alla costruzione del prolungamento della superstrada fino a Ghemme.

    • nessuno

      23 Agosto 2023 at 15:38

      io sono ricco ed entusiasta. aspetta e spera! nel fattempo rosica

    • Davide

      23 Agosto 2023 at 16:35

      Secondo me non è una questione di destra o sinistra. Io vivo nell’oasi, sono orgogliosamente di destra, però bisogna avere l’onesta intellettuale di ammettere che, probabilmente, il progetto è solo uno dei tanti modi dei politici di qualsiasi colore, per accaparrarsi fondi del Pnrr e sperperarli in altro modo… di questa cosa ne ho sentito parlare fin da quando ero ragazzino, ed allora, con inverni alterni ma comunque sempre nevosi al punto di poter sfruttare la stazione sciistica di Bielmonte almeno al 60/70%, forse avrebbe potuto avere un senso. Soprattutto in considerazione della classica e sempre solita slavina, che , sempre nello stesso punto delle gallerie, bloccava la strada…sottolineo forse perché bastava un tunnel taglia slavine, come se ne vedono in Svizzera, sul Sempione o nella nostra Valle d’Aosta…
      Attualmente un’opera del genere taglierebbe fuori le attività sulla panoramica Zegna, già provate oltre che dal COVID e le relative inutili restrizioni, anche da inverni sterili che purtroppo sono ormai una spiacevole consuetudine; non solo, visto il tracciato che intuisco vogliano fare per l’impianto, essendo un profondo conoscitore del territorio, posso dire che buona parte delle balconate uniche presenti , sarebbero tagliate fuori, perché il panorama verrebbe parzialmente mostrato solo nell’ultima parte di salita e preponderante sarebbe,il seppur sempre magnifico spettacolo, ma della zona occidentale. L’area orientale risulterebbe coperta, ammenochè l’impianto non facesse un percorso a zig Zag ad un’altezza pari alla funivia Zermatt Cervinia… Ciò sta a significare che, una volta arrivati a Bielmonte, per godere di certi scorci rivolti ad est, per così dire, il turista dovrebbe scendere…per non parlare dell’area di partenza. Chiunque sia della zona o semplicemente ci sia passato una volta sa, che si parla di una gola stretta e senza particolari aperture, per cui bisognerebbe sbancare e fare parcheggi, ecc…e poi potrei proseguire all’infinito, indicando non ultimo come problema, una volta per assurdo finito il progetto, i costi di gestione e manutenzione. Si finirebbe, ahimè, in una situazione simile a quella che portò alla tragedia di Stresa e del Mottarone… perché? Semplice…un impianto del genere comporta dei costi, che non sono solo quelli di costruzione ed energia per l’utilizzo, ma anche di ordinaria e straordinaria manutenzione. Quindi, a fronte di un’affluenza che, si sa , sarebbe ridotta ai fine settimana ed ai periodi Natalizi, sperando nella neve, e feriali di agosto, quanto si pensa di fare pagare il biglietto per l’utilizzo delle ovovie…? Tenendo presente il tutto…guardate impianti importanti, tipo lo Sky way del Bianco…però li si va sulla montagna più alta d’Europa, un senso c’è, ma qua da noi onestamente non lo edo. A fronte del costo del biglietto, al turista venuto non solo dalla Lombardia ma anche da altre regioni, non spaventerebbe l’ipotesi di una mezz’ora o poco più di ulteriore tragitto. E non mi si parli di risparmio di strada, perché è l’ennesima bufala…non tutti escono a Carisio, per esempio la maggior parte dei Lombardi esce da Romagnano Ghemme (A26) oppure Greggio (sempre A4 come Carisio)…per cui già sto scrivendo troppo, date un’occhiata alla cartina, o come si usa adesso a Google Maps e poi vedrete…a buon intenditore poche parole m
      Si finirebbe con l’andare a fare l’ennesima opera inutile e trentennale, perché con le nostre burocrazie e i vari cambi di colore al governo anche solo regionale, chiunque abbia buon senso può avere la netta sensazione di come andrebbe a finire.
      Quindi io in tutta onestà credo che, l’opera rimarrà un’ipotesi sulla carta per poter magari avere qualche fondo…

  3. Carlo

    23 Agosto 2023 at 14:00

    siamo alle solite, Fondi che anziché essere sfruttati per potenziare e migliorare i servizi per tutta l’oasi Zegna, vengono sprecati in progetti assurdi e senza futuro:-@!!!

  4. corrado

    23 Agosto 2023 at 17:20

    la regione Piemonte questa emerita banda d’incapaci.
    da una parte bloccano l’esito diesel euro 5,causando un vero dramma a migliaia di persone,che dovranno acquistare,con quali soldi non si sa,auto euro 6,questo dal 15 settembre,dall’ altro,sprecano quantita industriali di denari in opere inutili.

    • Ardmando

      26 Agosto 2023 at 8:49

      Il blocco delle auto diesel EURO5 avviene in seguito ad una norma dell’Unione Europea, recepita dall’Italia e applicata dalle Regioni. Prima di criticare a caso, accertiamo i fatti e accendiamo il cervello.

  5. Gigi

    24 Agosto 2023 at 9:22

    Vivo costantemente il territorio di Bielmonte e dell’Oasi Zegna in tutte le stagioni e condivido pienamente l’osservazione dell’assessore Fulvio Chilò.
    Trovo personalmente la pensata di tale cabinovia un pensiero assurdo, probabilmente con dei costi di gestione altrettanto assurdi.
    Se si vuole veramente valorizzare il territorio facciamo qualcosa per quello che già c’e’ implementando servizi e migliorando piste e impianti esistenti!
    Spero che questo progetto sia solo una scelta politica per “mettere a terra” i soldi del pnrr (purtroppo in questo caso in male modo, almeno secondo il mio parere!)

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