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Cade in bici e finisce contro un new jersey: incidente per prof di Borgosesia
Cade in bici e finisce contro un new jersey: incidente per prof di Borgosesia. Fratture multiple per il professor Marco Zantonelli che, dopo lo spavento, sta recuperando grazie anche alle cure dell’ospedale di Borgosesia. Il docente storico del liceo “Ferrari” di Borgosesia e consigliere comunale ha potuto suo malgrado sperimentare (e promuovere) l’attività dell’ospedale cittadino.
Cade in bici e finisce contro un new jersey
Il docente racconta che mentre stava percorrendo la strada provinciale 105 V a Crevola in direzione Doccio, è caduto. La vicenda è stata causata dalla presenza di un detrito sulla sede stradale. Nell’impatto è stato sbalzato di schiena sulla barriera in new jersey posta al margine del piano viabile. «Fortunatamente sono riuscito a rialzarmi da solo e confortato da una gentile conoscente che è transitata in bicicletta poco dopo, ho chiamato direttamente 112 – spiega -. L’ambulanza, coordinata dal dottor Alfredo Stoppa, è pervenuta in meno di 5 minuti e l’equipe ha provveduto a stabilizzarmi ed a portarmi rapidamente al pronto soccorso del Santi Pietro e Paolo, dove in breve sono state condotte tutte le analisi necessarie, le quali hanno evidenziato politrauma costale anche scomposto, rottura scomposta glena scapolare, versamento bilaterale base polmoni, vasto ematoma cutaneo in zona dorsale e sacrale».
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“Non posso più fare Superman”
La vicenda ha segnato il docente: «Innanzitutto la consapevolezza che a 61 anni forse non posso più fare Iron Superman, anche se mi restano molti dubbi sulla tenuta del cantiere stradale e delle condizioni della banchina su cui sono pesantemente atterrato, aspetti che vorrò approfondire nelle sedi competenti. Quindi la consapevolezza di essere stato molto fortunato, considerato che, data la dinamica dell’incidente, le conseguenze avrebbero potuto essere ben peggiori. In ultimo la scoperta più bella, il mondo della sanità che fa leva sul nostro ospedale, fatto di tanta competenza, umanità e simpatia. E’ impossibile ringraziare tutti i medici e paramedici che si sono prestati per accompagnarmi nel percorso terapeutico, tra tutti il primario di chirurgia, il dottor Gualtiero Canova, una colonna insostituibile della nostra sanità, quindi gli ortopedici dottor Guerra e dottor Landrino che sono riusciti a trovare per me la miglior soluzione chirurgica».
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