Questa notte cambio dell’ora
Questa notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre si dormirà un’ora in più. L’ora solare tornerà in vigore e resterà attiva fino al 26 marzo 2023. Chi ormai si regola con lo smartphone o comunque con un “device” non ha più bisogno di fare nulla (tutti gli strumenti tecnologici più moderni si aggiornano automaticamente), altrimenti… è bene ricordarsi!
Tecnicamente, alle 3 le lancette vanno riportate alle 2. Quindi l’ora tra le 2 e le 3 verrà in un certo senso vissuta due volte.
Bye-bye ora solare: quanto durerà ancora?
La Commissione europea ha stabilito ormai tre anni or sono che saranno i singoli Paesi a dover decidere se mantenere in modo permanente l’ora legale oppure l’ora solare. Una delle due, insomma, ma fissa.
Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione a marzo 2019, ma la direttiva non è ancora entrata in vigore: deve essere ancora approvata dal Consiglio. Secondo la proposta votata dal Parlamento, gli Stati membri avranno la facoltà di scegliere quale tipo di sistema utilizzare.
Per ora bocce ancora ferme. La discussione all’interno della Commissione europea ha portato alla formulazione di diverse ipotesi, tra cui anche quella di dividere i Paesi del continente in blocchi, prevedendo un orario unico per tutto l’anno, con l’ora legale nei Paesi meridionali e l’ora solare in quelli settentrionali. A oggi però non è ancora stata presa alcuna decisione in tal senso.
Ma quanto converrebbe abolire l’ora solare?
Terna, gestore della rete elettrica, stima che con il cambio d’ora l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro e avrà un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. L’ora legale avrà anche un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.