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Caro sindaco di Ghemme, io al Sesia ci vado lo stesso | LA LETTERA

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Nel Sesia

Caro sindaco… Un lettore ghemmese scrive una lettera aperta al primo cittadino Davide Temporelli in merito ai divieti di balneazione sul fiume Sesia.

Caro sindaco…

«Caro signor sindaco, quando avevo quindici anni il Sesia era, come per innumerevoli ragazzi di Ghemme, Romagnano, Prato Sesia, la mia seconda casa, dal primo al tardo pomeriggio di tutti i mesi estivi – scrive Vittorio Terzano – Ora, l’età e gli impegni, non mi consentono quella frequenza ma qualche giro al Sesia e nel Sesia lo faccio ancora e non le prometto che ubbidirò alla sua assurda ordinanza che vieta di bagnarsi con l’acqua del Sesia».

I pericoli

«Se proprio verrò beccato in flagranza di… “reato”, sempre che si dimostri che non ero nel Sesia di Gattinara o di Lenta, dove non è proibito “balneare”, sono sicuro che bisognerà stabilire che il divieto nel luogo del “misfatto” è giustificato da un pericolo specifico e concreto e non da una generica pericolosità allargata a tutto il corso del fiume. Signor sindaco, sono pronto a scommettere che anche lei da ragazzo ha passato molti pomeriggi felici al Sesia. Come avreste reagito, lei e i suoi amici, se il sindaco dell’epoca, vi avessero proibito di tuffarvi in quelle “lame” che allora erano molto più numerose e ricche di acque di quelle di oggi e quindi potenzialmente più “pericolose”? Usi anche lei lo stesso buonsenso dei sindaci di una volta».

“Una situazione inaspettata”

«PS: La delibera recita “…sono di competenza del comune la delimitazione delle zone vietate alla balneazione qualora nella stagione balneare si verifichi… una situazione inaspettata…” Domanda: qual è questa situazione inaspettata in questa stagione a Ghemme? La delibera recita ancora: “… al fine di evitare ulteriori decessi per annegamento…” Domanda: quali sono i decessi per annegamento avvenuti a Ghemme?».

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