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Cavallirio resta senza banca: chiude la filiale di Biver

Prosegue la scomparsa dei servizi nei piccoli centri: un bacino d’utenza di 6000 persone non avrà più manco il bancomat

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Cavallirio resta senza banca: chiude la filiale di Biver. Dal 9 dicembre, anche Cavallirio non potrà più contare sulla presenza di una banca sul territorio.

Cavallirio resta senza banca: chiude la filiale di Biver

Dopo la chiusura degli sportelli della Bpm di Boca e di Intesa Sanpaolo a Prato Sesia e Maggiora, anche la filiale cavallirese di Biverbanca chiuderà i battenti. Verrà lasciato un vasto territorio privo di uno dei servizi più importanti per la popolazione. Tra l’altro con pochissimo preavviso.

«Venerdì scorso – spiega il sindaco Vito D’Aguanno – sono stato raggiunto telefonicamente da un responsabile dell’istituto bancario per un appuntamento urgente. Avendo già intuito l’argomento, ho fissato l’incontro per lunedì mattina. Mi sono trovato di fronte una persona che, senza guardarmi negli occhi, mi comunicava la decisione di chiudere la filiale di Cavallirio. Confesso che immediatamente mi sono molto arrabbiato.
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Poi ho pensato che quel dipendente era solo una persona che doveva comunicare decisioni irrevocabili arrivate dall’alto. Ho chiesto se almeno fosse possibile mantenere il bancomat e mi ha detto che se trovassi un locale, potrebbero valutarlo, ma non credo che sarebbe una concessione duratura. Purtroppo non si può fare nulla contro un provvedimento preso da un’azienda privata, che pensa solo al proprio profitto e non considera un bacino d’utenza positivo come il nostro, di circa 6.000 abitanti, comprendente anche persone che fanno ancora riferimento alla loro banca di fiducia. Lo hanno dimostrato anche i tentativi fatti dai miei colleghi negli anni scorsi, che purtroppo non hanno portato a nessun ripensamento».

Si chiede alla Posta un Atm

D’Aguanno non intende però abbandonare i suoi concittadini, molti dei quali anziani, e sta valutando altre soluzioni. «L’unica possibilità che resta, a Cavallirio, è l’ufficio postale e intendo interloquire con i responsabili per far aprire il Postamat, il loro sportello Atm. Se ci verranno incontro, potrei valutare di spostare da loro il servizio di tesoreria, visto che attualmente ci rivolgiamo proprio a Biverbanca-Banca di Asti. È vero che ormai un’altissima percentuale di utenti utilizza l’home banking ed effettua acquisti on line, e che solo pochi si rivolgono ai consulenti bancari per le proprie operazioni finanziarie, ma il fatto è che quella rete capillare che, fino a pochi anni fa, era al servizio delle persone, ormai si va completamente smantellando e i rapporti diventano sempre più asettici, non si più guardare negli occhi un interlocutore».

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