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Ciclista dilettante prova la Abbiategrasso-Mera: «Ultimo tratto molto duro»
Ciclista dilettante anticipa il Giro e prova la Abbiategrasso-Mera.
Ciclista dilettante prova la Abbiategrasso-Mera
Educatore pedagogista, ciclista amatoriale e residente ad Abbiategrasso, città da cui venerdì 28 maggio partirà la 19esima tappa del Giro d’Italia, che si concluderà a Mera. E così nei giorni scorsi Daniele Parmeggiani, 48 anni tra pochi giorni, ha deciso di mettersi in sella e fare lo stesso percorso che faranno i grandi campioni, compresa la salita finale e le ascese verso il Mottarone e la Colma.
Un tragitto di oltre 170 chilometri che il “pedalatore solitario” ha percorso in 9 ore, 2 minuti e 52 secondi, a una velocità media di poco superiore ai 19 chilometri orari. Tra un colpo di pedale e altro anche 2 ore e mezza di sosta per mangiare e fare foto. E all’arrivo a Mera ha trovato ad accoglierlo alcuni rappresentanti della Pro loco con cui ha scambiato una maglietta e altri gadget.
Influencer per un giorno
«È stato un viaggio bellissimo – racconta Parmeggiani -, con panorami mozzafiato tra lago Maggiore, lago d’Orta, la Colma e gli splendidi paesi della Valsesia. Sono un appassionato di ciclismo, tesserato da poco per il team Brontolo Bike dell’ex professionista Andrea Noè. Mi piacciono questo tipo di viaggi e per un giorno mi sono trasformato in una sorta di influencer, creando un evento per promuovere la bici, ma anche la città in cui abito e tutti quelli coinvolti nell’organizzazione della tappa come la scuola di “Qwan Ki Do – Quang Trung” di Abbiategrasso che il 28 sarà impegnata nel servizio d’ordine alla partenza e aiuterà ad animare la giornata».
«Ultimo tratto molto duro»
Parmeggiani, oltre alla bella avventura personale, ha potuto anche farsi un’idea di quello che aspetta i corridori “veri” tra meno di due settimane. «Io me la sono presa comoda, fermandomi anche a mangiare, e tirando un po’ soltanto nel finale verso l’Alpe di Mera. Devo dire che la salita che porta all’arrivo di tappa è davvero bella, con una splendida visuale verso il Monte Rosa, e difficile il giusto a livello tecnico. Si presta molto secondo me agli attacchi dei corridori che saranno in lizza per la vittoria finale. Ci saranno scintille soprattutto nel tratto con le pendenze superiori al 10 per cento, che potrebbe davvero spaccare le gambe. Difficile invece che attacchino prima perché il Mottarone, ad esempio, è ancora troppo lontano dal traguardo».
Trovate foto e video sul suo profilo fb
Parmeggiani non si è accontentato di salire all’Alpe di Mera, ma ha poi raggiunto Novara e Biella, sedi di arrivo e partenza della corsa rosa e partecipato anche alla Mediofondo La Morenica, prima di tornare a casa, stanco ma soddisfatto. L’educatore lombardo ha anche documentato l’avventura sulla sua pagina Facebook, dove ha caricato anche un video sull’arrivo a Mera. Qui una rappresentante della Pro loco lo ha accolto raccontandogli le bellezze della località in cui ci sarà lo striscione d’arrivo. Un bello spot per tutta la Valsesia.
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