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Cirio più rigido di Conte: frenata su seconde case e cibo da asporto
Cirio più rigido di Conte: frenata su seconde case e cibo da asporto. Il governatore del Piemonte punta a mantenere restrizioni più stringenti vista la situazione dei contagi.
Cirio più rigido di Conte: frenata su seconde case e cibo da asporto
“Il Piemonte ha bisogno di guardare al 4 maggio e alla Fase due della ripartenza, ma confermando la linea del rigore e della prudenza che ha contraddistinto le nostre scelte fin dall’inizio di questa emergenza”. Sono le parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che nel pomeriggio di oggi, lunedì 27 aprile, ha avuto un incontro in videoconferenza con il Comitato tecnico scientifico, in vista delle nuove misure di contenimento decise dal Governo a partire dal 4 maggio.
Le parole di Cirio
“I medici e gli scienziati ci dicono che è necessario in questo momento mantenere una linea di rigore – spiega il presidente Cirio -. Una linea che confermiamo e che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire e di un nuovo equilibrio. Il Governo, con appositi protocolli di sicurezza, ha dato il via libera alla riapertura delle attività produttive e questo avverrà anche in Piemonte. Ma alla luce dei dati attuali, riteniamo invece necessario nella nostra regione essere prudenti sulle attività sociali e su determinate attività commerciali, come ad esempio il take away (cioè il servizio di asporto), che possono creare situazioni di assembramento difficilmente gestibili, soprattutto nelle grandi città come Torino dove ci sono quartieri in cui si sono già create situazioni complesse dal punto di vista dell’ordine pubblico.
No ai viaggi verso le seconde case
Stesso discorso vale per gli spostamenti verso le seconde case (tema particolarmente sentito in Valsesia): sarà consentito raggiungerle “solo in un secondo momento quando le condizioni lo renderanno possibile. Queste riflessioni sono state oggetto, oggi, di una condivisione anche con il Comitato tecnico scientifico e, nei prossimi giorni, ci confronteremo con i prefetti e i rappresentanti delle istituzioni locali per analizzare l’evoluzione del contagio e definire le prossime misure”.
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