Attualità
Cirio promette soldi per la nuova diga sul Sessera. Torna a salire la protesta
Cirio promette soldi per la nuova diga sul Sessera. Contraria la Provincia: «Opera che non porta alcuna ricaduta sul territorio».
Cirio promette soldi per la nuova diga sul Sessera
Il Consorzio di bonifica della Baraggia sperava di vedere inserita la nuova diga in Valsessera nel Recovery Fund. E la conferma è arrivata l’altro giorno, quando il presidente della Regione Alberto Cirio ha fatto tappa a Biella in occasione del tour “Piemonte cuore d’Europa”. La visita era finalizzata proprio ad affrontare la programmazione dei Fondi europei 2021-2027.
La diga grazie al Recovery Fund
La Regione ha dunque inserito l’intervento come priorità regionale grazie all’appoggio degli assessorati all’ambiente e all’agricoltura. La spesa prevista è di 320 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova diga capace di accumulare 12,5 milioni di metri cubi di acqua, con uno sbarramento in calcestruzzo di 94 metri d’altezza, 256 di lunghezza e quasi 39 di spessore da realizzarsi a valle della diga attuale, più piccola, che verrebbe abbattuta.
LEGGI ANCHE: Custodiamo la Valsessera festeggia 10 anni contro la diga
Le perplessità del presidente
Gianluca Foglia Barbisin, presidente della Provincia di Biella e sindaco di Coggiola, ha da sempre sottolineato la propria opposizione all’intervento. «La questione è dibattuta da tempo – ha sottolineato al termine dell’incontro con la Regione -. La questione è la solita: valutare i costi e i benefici. Al momento per il territorio non si vedono grandi ritorni in termini occupazionali ed economici. È un’opera che serve all’agricoltura, che in Piemonte occupa il 2 per cento della popolazione».
Il “no” all’opera da parte sua la Provincia di Biella l’aveva già ribadito sotto la presidenza di Emanuele Ramella Pralungo, ora vice presidente.
La posizione di Susta
Contro il finanziamento della diga si schiera anche il senatore biellese Gianluca Susta: «La Regione – scrive su Facebook – riveda il piano regionale delle acque. Sarebbe meglio investire i finanziamenti destinati alle risorse idriche per l’agricoltura per fare una corretta manutenzione straordinaria degli invasi esistenti (a cominciare dalla diga sull’Ostola) e della rete acquedottistica e recuperare così milioni di metri cubi da immettere anche nel ciclo agricolo… No a operazioni inutili che non producono valore aggiunto, in un tempo in cui la stessa coltura del riso ha subito profonde trasformazioni».
LEGGI NOTIZIA OGGI DA CASA: IL TUO GIORNALE COMPLETO IN VERSIONE DIGITALE
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook