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Coggiola ricorda Silvia Sartore: se n’è andata a soli 54 anni

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Coggiola ricorda Silvia Sartore: «Una donna solare e libera, ci mancherà».

Coggiola ricorda Silvia Sartore

«Silvia Sartore era una persona che ha saputo lasciare il segno, e che sarà ricordata per la sua disponibilità e gentilezza». Così la ricordano alcuni amici di Coggiola, il paese dove abitava. E quasi a rimarcare questa attestazione di stima e affetto, sono stati in tanti a salutare la donna nel giorno del suo funerale.

Circa due anni fa la donna aveva scoperto un male che poi si è rivelato incurabile. E nonostante la forza d’animo, non le ha lasciato scampo. Aveva solo 54 anni. Oltre al marito Vittorio Bocchio e al figlio Federico la donna lascia nel dolore la mamma Nadia con tutti i parenti e gli amici.

Donna solare e libera

«Silvia era una grande persona – ha detto il parroco don Carlo Borrione –. L’ho conosciuta tramite il marito Vittorio, a cui sono molto legato. L’ho detto durante l’omelia: esistono donne che vivono d’amore e di libertà. Lei era entrambe le cose, nel lavoro era una manager molto quotata ed era dotata di una grande umanità che dimostrava a chi aveva intorno. Si è dedicata alla famiglia, al lavoro, alla comunità, era presente».

«La dimostrazione di quanto Silvia ha seminato si è toccata con mano al suo funerale: erano davvero in tanti a darle l’estremo saluto al cimitero. Era una persona amata perché si faceva amare e aveva creato una bella famiglia, molto unita. Per il paese è stata una grande perdita».

Tra i dirigenti di Loro Piana a Quarona

La donna lavorava alla Loro Piana di Quarona ricoprendo un ruolo dirigenziale, ma nonostante la sua figura di responsabilità era rimasta sempre umile e riservata. «Era un’ottima persona – ricorda Paolo Perozzo, amico di famiglia –. Silvia ha fatto del bene ed era benvoluta da chi ha avuto la fortuna di conoscerla. Era una cara amica e se avevi bisogno era presente. È un dolore immenso. Anche il suo papà era mancato da poco».

Il ricordo dell’ex sindaca pastore

Per qualche tempo la coggiolese aveva anche fatto parte del consiglio comunale, quando era sindaco Angela Maria Pastore. «Era una persona solare – la ricorda la ex sindaca – con la gioia di vivere dentro. Era molto impegnata nel suo lavoro, ma altrettanto impegnata verso la famiglia».

«L’ho vista dopo le chemioterapie con il suo “topo” in testa, così chiamava la parrucca, ed era positiva, molto positiva, così come è sempre stata verso le cose che faceva. Ha sempre accettato le sfide facendo scelte anche non semplici, ma sempre molto, molto pensate sia con la mente che col cuore».

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1 Commento

1 Commento

  1. any

    24 Luglio 2021 at 20:00

    una bella persona fuori e dentro sempre sorridente…

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