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Come riqualificare l’area ex Pozzi di Gattinara: il progetto in una tesi di laurea
Come riqualificare l’area ex Pozzi: lo storico polo industriale al centro di una tesi di laurea.
Come riqualificare l’area ex Pozzi, la tesi
Una tesi di laurea dedicata a una realtà storica del territorio. Con “Storia e prospettive future della Ceramica Pozzi” il gattinarese Francesco Petterino si è laureato di recente in architettura al Politecnico di Torino. Lo studente, classe 1992, concluso il liceo scientifico si è iscritto nel 2015 all’università. Durante il percorso accademico la sua attenzione si è concentrata sulla valorizzazione del paesaggio tenendo anche conto del design industriale. «Ho concluso lo scorso settembre gli studi magistrali in “Architettura, costruzione e città” al Politecnico di Torino con una tesi sulla rigenerazione urbana dell’area industriale ex Pozzi di Gattinara – spiega -. Ho utilizzato come punto focale la ricostruzione della storia del marchio Pozzi attraverso i suoi prodotti e le architetture ancora presenti».
Le ricerche
La ricerca condotta da Petterino è stata su diversi livelli. «A causa della pandemia non mi era possibile spostarmi molto – prosegue il neo laureato -, come tutti del resto, e così, quando è stata ora di scrivere la tesi, mi sono concentrato sulla mia terra natia che mi ha offerto in effetti parecchi spunti di studio. Ho così iniziato ad interessarmi allo storico polo industriale. Ho avuto modo di parlare con diverse persone: da chi ha lavorato all’interno dello stabilimento negli anni passati, a Daniele Baglione, che era ancora sindaco di Gattinara. Inoltre ho approfondito le mie conoscenze consultando parecchio materiale multimediale ma non solo. Ho potuto studiare molteplici pubblicazioni che mi hanno permesso di avere un quadro il più ampio possibile sulla questione ma anche di dare qualche spunto per riqualificare l’area. Oltre ad una bonifica si potrebbero concretizzare spazi per servizi ludico-culturali, con lo sviluppo anche di aree verdi».
Diversi i punti che il neo laureato ha messo in luce nel suo lavoro. «Nell’arco dei suoi quasi 90 anni di attività la manifattura Ceramica Pozzi ha sviluppato il concetto di bagno moderno: non più dunque all’esterno delle abitazioni, ma all’interno – prosegue Petterino -. La Pozzi è stata una realtà che ha collaborato molto con le grandi industrie ricevendo commesse anche da Paesi fuori dall’Italia. Ed è arrivata a creare un modello di design che è passato attraverso anche riviste, produzioni di barche e piscine».
La storia
In merito alla storia del marchio e alla realtà gattinarese, il giovane, oltre alla tesi, ha anche presentato un articolo sull’ultimo bollettino di studi dell’Associazione culturale di Gattinara. Titolo dell’intervento è “La manifattura Ceramica Pozzi di Gattinara: storia ed evoluzione del marchio”. Nella pagina finale dell’elaborato è pubblicato un qr code che consente di raggiungere anche un archivio particolare in formato digitale.
«Ho costruito anche uno spazio multimediale contenente informazioni storiche e spunti della comunità per le operazioni di patrimonializzazione dell’area, al fine della sua promozione – conclude Petterino -. Ho messo a disposizione informazioni con uno scopo preciso: si tratta di un primo passo di coinvolgimento del mondo universitario con la realtà delle trasformazioni urbane e territoriali. L’archivio è diviso in sezioni tematiche per una maggior fruibilità; contiene essenzialmente materiale multimediale, pubblicitario, la bibliografia sullo stabilimento di Gattinara, articoli di quotidiani e di progetti legati al brand Pozzi».
Ed ora, terminati gli studi, Petterino ha già cominciato la sua carriera. «Mi sto preparando per l’esame di Stato e nel frattempo sto facendo un po’ di esperienza in uno studio della zona. Sono davvero molto contento dei traguardi raggiunti sino ad ora e spero che anche lo stabilimento della Pozzi possa un giorno trovare una riqualificazione».
La mostra
Che la Ceramica Pozzi Ginori sia rimasta nel cuore di molti gattinaresi lo dimostra l’attenzione per quella che era una delle roccaforti dell’industria valsesiana. Alfonso Stellato, un ex dipendente, ha pubblicato nel 2020 un libro contenente ricordi, documenti e reperti fotografici legati alla storia dello stabilimento. E, legata al materiale raccolto per il volume, a villa Paolotti, l’anno precedente era stata allestita una mostra. Stellato aveva chiesto l’aiuto dei suoi ex colleghi per raccogliere immagini, documenti, oggetti e cimeli con cui allestire una mostra che ha interessato molti. Tutte le famiglie gattinaresi e dei dintorni, infatti, hanno avuto una o più persone che hanno lavorato nel grande stabilimento, che poi è stato chiuso nel 1993. Ora l’ex area Pozzi è un’immensa distesa avvolta dal degrado e dalla vegetazione spontanea, nonostante un’ingente opera di bonifica che si è conclusa non da molto tempo.
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Mo garage
30 Gennaio 2022 at 18:34
Bella idea riqualificare la ex pozzi sarebbe bello .ma io mi chiedo: e bello il verde e gli spazi per i cittadini.. ma il lavoro?? Perché non allestire una bella parte per insediamenti industriali? Perché con il verde non si mangia! a gattinara c’è bisogno di lavoro! e di nuove industrie! per poter offrire ai cittadini la possibilità di lavorare sul territorio
moretti lodetto
30 Gennaio 2022 at 21:21
se lei dice che a gattinara c’è bisogno di lavoro, lo faccia lei, si inventi un idea e lo lanci a favore di tanti che cercano lavoro, ma a anche occasione nello spazio del verde di studiare, e stimolare molti progetti, piuttosto che chiedere il lavora ad altri.
il lavoro mica nasce sulla carta ? si deve studiare il mercato e capire che cosa manca qualcosa di servizio alle persone.
forza e coraggio, mai arrendersi
Francesco P.
31 Gennaio 2022 at 11:16
Il suo è un punto fondamentale.
La notizia riporta solo un piccolo condensato “storico” di tutto il lavoro di tesi.
Ovviamente, nell’ipotesi di riqualificazione dell’area sono stati ipotizzati circa 35 000 mq di spazi legati a produzione industriale leggera e terziario, per ulteriori informazioni può accedere al sito ed alla tesi al seguente link:
https://phase-windflower-b2f.notion.site/Archivio-Digitale-Manifattura-Ceramica-Pozzi-di-Gattinara-027eaacaf19845e6ac295c8d9a991239
alessandro belviso
31 Gennaio 2022 at 12:55
le aree verdi fruibili sono fondamentali per benessere psicofisico ed in tempi di distanziamento permettono sotto casa spazi relax . magari se non previste, pensare ad abitazioni sociali e lavorative per un micro cosmo integrato. come già in essere con successo dove fatto.