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Concorrente escluso blocca concorso dell’Asl Vercelli

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Graduatorie “in sospeso” e posti a rischio per i candidati che hanno superato l’esame la scorsa estate

Presenta ricorso al Tar e blocca il concorso da operatore socio sanitario indetto dall’Asl di Vercelli. 

A Vercelli lo scorso giugno si erano presentati migliaia di candidati per sostenere l’esame del concorso per oss; sono state ammesse 1200 persone agli orali e se ne sono presentate 1000. In graduatoria alla fine di agosto erano 650. Cinque operatori sono stati assunti subito (il concorso era stato indetto per questo numero di posti), e sono stati assegnati all’hospice di Gattinara. Per gli altri è stata stilata una graduatoria, con buone possibilità, vista la carenza, di essere assunti in tempi brevi. Tanto che dalla graduatoria vercellese hanno attinto anche le Asl di Novara, Biella, Vco e pure una di Torino.

«E’ una situazione assurda – racconta Sabina De Milito, 42enne operatrice socio sanitaria romagnanese, promossa al concorso vercellese e ora in attesa- . Lavoro in una struttura privata, ma ci sono colleghi che si sono licenziati con la prospettiva di un’occupazione in Asl. Nella graduatoria ci sono persone che arrivano dalla Calabria, dalla Sicilia, che hanno lasciato la famiglia con la prospettiva di un’occupazione stabile. E’ una situazione che deve sbloccarsi, e anche in tempi brevi. Finora sono stati chiamati circa 250 operatori. Sono al 209esimo posto e ho ricevuto un’offerta da un’Asl di Torino, ma ho rinunciato perché con una famiglia per me sarebbe impossibile lavorare cosi lontano». 

Insomma andava tutto a gonfie vele; peccato che ad ottobre si sia bloccato tutto. Un concorrente che non ha superato l’esame orale ha fatto ricorso al Tar sostenendo che la modalità delle prove non sarebbe stata conforme a quanto previsto per legge. Secondo il candidato, le domande avrebbero dovuto essere sempre diverse per ciascuno dei gli aspiranti oss. «Comunque le prove erano aperte al pubblico – conferma l’operatrice romagnanese – e tutta la procedura è sempre stata chiara e verificabile».
Il Tar Piemonte il 16 gennaio ha accolto la domanda cautelare del ricorrente e ha sospeso gli atti, fissando per la discussione l’udienza del 6 giugno. Quindi ora non solo è tutto bloccato, ma c’è pure il timore, e questa è la richiesta del ricorrente, di dover ripartire da zero, con un nuovo concorso, facendo decadere tutte le assunzioni.

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