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«Costretta a vaccinarmi, ero sana e ora sono ammalata». La testimonianza a Gattinara

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«Costretta a vaccinarmi, ero sana e ora sono ammalata». La testimonianza a Gattinara. Per Manuela Collauto, 58 anni, la vita non tornerà più quella di prima.

Costretta

«Sono sempre stanca – racconta -. Correvo con i bambini e giocavo con loro, ora faccio fatica a fare le scale. Dalle analisi ho scoperto di avere avuto una tiroidite, che mi ha provocato un malfunzionamento della ghiandola; una condizione che mi porterò dietro per il resto della vita».

E’ una delle testimonianze che stanno emergendo, purtroppo sempre più frequentemente, tra coloro che si sono sottoposti alla vaccinazione Covid. «Sono tra le persone che hanno dovuto necessariamente vaccinarsi per poter continuare a lavorare – racconta Collauto – Sono impiegata nella scuola elementare per lo svolgimento del pre e post orario e, pertanto, non avrei potuto continuare a lavorare senza il Green pass. Dopo la prima dose non ho avuto problemi, ho persino scherzato sul fatto che forse mi avevano inoculato un placebo, perché non ho sentito veramente nulla. Alla seconda, però, sono stata malissimo: ho avuto dolori molto forti alla schiena, mi è salita la febbre a 39 e ho avuto anche le convulsioni».

Spasmi da battere i denti

Manuela Collauto precisa di non avere mai avuto problemi di salute, se non un po’ di artrosi, e di non essere nemmeno soggetta ai malanni di stagione: «Fin da giovane – prosegue – non ero solita ammalarmi e anche negli ultimi anni, pur essendo sempre a contatto coi bambini della scuola, non mi ero mai presa un’influenza. Questa condizione era assolutamente nuova e anomala, tanto che ho dovuto far comprare la Tachipirina perché non ne avevamo in casa: nessuno in famiglia ha mai avuto problemi di questo tipo. Il disagio più grave erano gli attacchi di brividi e spasmi, tanto forti che mi facevano battere i denti. Poi i dolori fortissimi alla schiena e agli arti inferiori. Per una decina di giorni non sono riuscita a mangiare niente, ho perso peso e ho dovuto prendere degli integratori per rimettermi in piedi».

Dopo, anche peggio

Dopo il grave malessere momentaneo, è stato ciò che è accaduto successivamente a preoccupare l’assistente scolastica. «Dopo che la crisi acuta era passata, non sono più tornata quella di prima – conferma la donna –. A scuola correvo dietro ai bambini, giocavo con loro, li facevo salire e scendere dai giochi in cortile. Invece dopo quell’episodio facevo fatica anche a salire le scale. Alla fine mi sono decisa ad approfondire cosa fosse successo e, fatte le analisi, ho scoperto di avere avuto una tiroidite, che mi ha provocato un malfunzionamento della ghiandola che mi porterò dietro per il resto della vita. Parlandone con il mio medico, mi ha confermato che il mio non è stato l’unico caso di questo genere e non mi ha nascosto il pensiero che si sia trattato di una conseguenza del vaccino».

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Nessuno “sconto di pena”

Dopo questa esperienza, la gattinarese si è nuovamente trovata nella condizione di dover decidere se fare la terza dose di vaccino oppure rinunciare al posto di lavoro. Perché nessuna esenzione è prevista per le sue condizioni. «Con quello che mi era successo, non avevo intenzione di rischiare ulteriormente e, anche parlandone con mio marito e mio figlio, ho deciso che avrei rinunciato al lavoro – ammette -. Mi stavo avvicinando alla scadenza del Green pass, quando mio marito ha preso il Covid e, con lui, sono stata contagiata anch’io. Una circostanza fortunosa che mi ha permesso di mantenere il lavoro. Non sono iscritta a nessun gruppo in particolare, ma ho avuto modo di ascoltare tante testimonianze: ho sentito molte persone che hanno avuto problemi gravi dopo l’inoculazione di questi vaccini».

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