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Crisi idrica in Valsesia, presa d’emergenza per garantire l’acqua a Scopa

Il sindaco Cesare Farina ha voluto chiarire la situazione: l’acqua rimane non potabile per questioni burocratiche.

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Allarme imprese

Crisi idrica in Valsesia, presa d’emergenza per garantire l’acqua a Scopa. In primavera i lavori per renderla definitiva.

Acqua a Scopa solo grazie alla presa d’emergenza

L’emergenza idrica continua in Valsesia. A Scopa soltanto a una presa d’emergenza superficiale è possibile garantire l’approvvigionamento idrico al paese. Ma, per questioni burocratiche, non è possibile garantire la potabilità.

A chiarire questi aspetti è stato il sindaco Cesare Farina con una diretta Facebook per spiegare meglio la situazione. Lo aveva già fatto la scorsa estate, ma di fronte a numerose richieste ha voluto chiarire meglio anche di fronte alle diverse richieste attivate in municipio.

«Purtroppo le condizioni meteo non sono modificate in questi ultimi periodi – ha spiega il sindaco Cesare Farina -. A parte la nevicata di dicembre di fatto non è accaduto più nulla. Questo non ha modificato lo status delle nostre sorgenti e non è ancora possibile scollegare la presa superficiale che da una parte consente l’approvvigionamento idrico, dall’altra rende dal punto di vista burocratico non potabile l’acqua».

Una presa superficiale

E proprio su questo punto il sindaco insiste: «È doveroso ricordare di cosa si sta parlando: si tratta di una presa superficiale a monte del rio molino. È una operazione fatta da Cordar in via emergenziale che non consente di avere la potabilità dell’acqua per l’Asl. E questo comporta che l’intera rete acquedottistica venga dichiarata non potabile indipendentemente dalla qualità effettiva dell’acqua».

Quando cambierà la situazione? «Quando si potrà staccare il tubo d’emergenza e tornare alla normalità del nostro impianto di acquedotto senza prese aggiuntive – sottolinea Farina-. Per il momento ci sono queste soluzioni, ma non è detto che con il perdurare dell’emergenza idrica questo sia possibile».

C’è chi, soprattutto sui social, ha sollevato problematiche relative alle perdite dell’acquedotto comunale. Ma dalle verifiche fatte non è una informazione veritiera. «Il problema è proprio la mancanza d’acqua nelle sorgenti – ribadisce ancora Farina -. Bisognerà continuare con un consumo consapevole della risorsa idrica. Non sappiamo quando questa condizione durerà. Sulle rotture o perdite della rete idrica non c’è nulla di vero.

Manca proprio l’acqua

La verità invece è che in assenza di quella presa superficiale non ci sarebbe l’acqua in diverse frazioni di Scopa». Ma il sindaco di Scopa spiega anche cosa si sta facendo. «C’è in atto un progetto di consolidamento della presa – aggiunge -. Per non trovarci più in questa situazione con Cordar si è deciso di rendere una presa caratterizzata, ovvero ufficiale che possa essere utilizzata, speriamo non sempre, quando dovesse accadere una emergenza».

E ricorda ancora: «È un lavoro che si è reso possibile grazie alla sinergia degli enti. Da parte nostra è stata investita una somma pari a 100mila euro per poter aiutare Cordar nei lavori. Nell’ultima riunione prima delle vacanze natalizie ci siamo impegnati tutti nel procedere più velocemente possibile e si spera che con l’inizio della primavera si possa vedere l’avvio dei lavori. Poi ci sarà tutta la parte autorizzativa da affrontare».

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1 Commento

1 Commento

  1. jack parsol

    18 Gennaio 2023 at 19:52

    pero’ la bolletta si paga,grazie mille

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